Il suo consumo equilibrato permette di portare benefici alla salute e l’impatto ambientale degli allevamenti bovini italiani è virtuoso e contribuisce anche all’incremento delle fonti energetiche rinnovabili
"Una porzione di 80-100 grammi 2-3 volte a settimana non causa danni a persone sane"
"Svolge azione antipertensiva e antinfiammatoria, fondamentale nella dieta"
"Sostituire carne, latte, uova e pesce è praticamente impossibile"
Con il convegno dal titolo “Carni rosse: economia, salute e società. Una riflessione”, organizzato a Roma nella sede capitolina di Confagricoltura l’Accademia nazionale di agricoltura ha voluto fornire il suo punto di vista sull’intera filiera della produzione di carne rossa in Italia, dal comparto zootecnico fino alle qualità nutrizionali del prodotto e al suo impatto ambientale.
“La carne è e rimane uno dei prodotti fondamentali per la nutrizione dell'uomo. All'interno del riquadro della dieta mediterranea viene consigliato un consumo moderato e consapevole di carne rossa”. Lo ha detto la professoressa Silvana Hrelia Ordinaria di Scienze per la Qualità della Vita Università di Bologna intervenuta a margine del convegno organizzato a Roma dall’Accademia Nazionale di Agricoltura dal titolo “Carni rosse: economia, salute e società. Una riflessione”.
“Gli animali rappresentano la quota di proteine indispensabili per la nostra alimentazione. Sostituire questi alimenti è praticamente impossibile”. È il commento del professor Giuseppe Pulina, ordinario di Zootecnia Speciale Università di Sassari a valle del convegno organizzato a Roma, nella sede di confagricoltura, dal titolo “Carni rosse: economia, salute e società. Una riflessione”.
