Se il prossimo anno dovesse aumentare l'Iva , sono diversi i prodotti che subirebbero un ritocco del prezzo. Dal caffè ai voli aerei, passando per lo yogurt, le scarpe e le sigarette, le possibili variazioni potrebbero interessare svariati beni e servizi. Attualmente, sono tre le aliquote Iva: una al 4%, una al 10% e una al 22%. Se non venissero disinnescate la clausole di salvaguardia il primo gennaio 2020 scatterebbe un ritocco delle aliquote dal 10 al 13% e dal 22 al 25%. In una tabella, Confcommercio ha stilato le possibili variazioni nelle tre fasce di aliquota.
"La fiducia di famiglie e imprese sta calando anche perché nel dibattito pubblico, abbastanza confuso, c'è questo macigno delle clausole di salvaguardia - spiega il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Stoppani -. Vanno disinnescate subito e con chiarezza individuando le risorse per fare questa operazione. Aumentare l'Iva significa aumentare le tasse e deve essere chiaro a tutti che famiglie e imprese non potrebbero sopportare un ulteriore aumento delle tasse in una fase economica in cui i consumi sono sostanzialmente fermi".
IVA AL 4% - Tra i prodotti con aliquota al 4% troviamo ad esempio farina, pane, pasta, latte fresco, burro, formaggi, frutta e ortaggi freschi, olio d'oliva, conserve di pomodoro, giornali, libri scolastici, apparecchi ortopedici e protesi, mense,
IVA AL 10% - Rientrano nei prodotti con Iva al 10% carne, pesce, salumi, omogenizzati, yogurt, uova, surgelati, prodotti di pasticceria, marmellate, caramelle, elettricità, idraulico, elettricista, farmaci, voli aerei e treni interni, caffè e altre consumazioni al bar, alberghi
IVA AL 22% - L'Iva al 22% riguarda attualmente prodotti come caffè, bevande gasate, vini e alcolici, sigarette, abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici e articoli per la casa, automobili, motocicli e biciclette, prodotti per la pulizia della casa, carburanti, spettacoli sportivi, smartphone, tablet, computer, saponi, shampoo, profumi ecc., parucchiere e servizi di estetica.
NO IVA - Tra i prodotti e servizi esenti dall'Iva ci sono invece le visite mediche specialistiche, l'istruzione e i servizi domestici. L'Iva è al 5% per le piante aromatiche (basilico, salvia, rosmarino, ecc) e i preparati per risotti. Gli ultimi aumenti Iva risalgono al 17 settembre 2011 dal 20% al 21% e al 1 ottobre 2013, quando si è passati dal 21 al 22%.