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"Flat tax famiglia costerebbe come tre manovre"

Quasi 60 mld, da simulazione Mef. Ma Lega: costo di circa 12 mld

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17 marzo 2019 | 15.23
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La flat tax applicata alle famiglie proposta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini costerebbe praticamente quanto tre manovre economiche. La simulazione elaborata dal Mef sulla flat tax da estendere alle famiglie - anticipata oggi dall’Adnkronos - riporta un conto per le casse dello Stato di quasi 60 miliardi, 59,3 mld per l’esattezza, tanto da indurre gli addetti ai lavori a tacciarla di “inapplicabilità”. Lo schema visionato parte con una deduzione di 3mila euro per ciascun componente del nucleo familiare con reddito fino a 35mila euro mentre, per i redditi superiori ai 50mila euro all'anno - stando almeno alla simulazione elaborata da via XX settembre - non sarebbe prevista alcuna deduzione.

Il testo - in cui si richiama il ‘contratto per il governo del cambiamento’ - fa riferimento ad una duplice aliquota: del 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi superiori a tale soglia. La misura, si legge nel documento, favorirebbe un numero di nuclei familiari pari a 16,4 milioni, mentre il vantaggio medio familiare sarebbe di circa 3.600 euro. Ma i numeri emersi dalle proiezioni portano i tecnici a stroncare senza appello la flat tax estesa alle famiglie: “E' praticamente impossibile avviarla”, sostengono ricordando che il costo equivarrebbe a circa tre manovre economiche. “E anche laddove si dovesse fissare la soglia dei 50mila euro - spiegano ancora all’Adnkronos - staremmo su un costo intorno ai 25 miliardi”.

"Non so se esiste uno studio perché non l’ho mai visto - afferma il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, della Lega - ma se anche esistesse non può riferirsi alla nostra proposta di Flat Tax Fase II che ha un’incidenza di circa 12 mld e si riferisce a un intervento di riduzione dell’imposta per tutte le famiglie fino a 50mila euro di reddito". "In particolare - spiega - la novità è data dall’introduzione del reddito famigliare che attraverso un sistema di deduzioni garantisce la progressività dell’imposta. Il nostro studio è stato messo a punto circa 15 giorni fa quindi risulta evidente come la data dell’8 febbraio sia antecedente alle nostre elaborazioni. Mi pare evidente che non c’entra", conclude Siri.

A stretto giro arriva anche una nota della Lega. "La Flat Tax Fase II ha un’incidenza di circa 12 mld - si legge - e si riferisce ad un intervento di riduzione dell’imposta per tutte le famiglie fino a 50mila euro di reddito. In particolare la novità è data dall’introduzione del reddito familiare che attraverso un sistema di deduzioni garantisce la progressività dell’imposta. Lo studio messo a punto è di circa 15 giorni fa".

SALVINI E DI MAIO - La flat tax familiare è una proposta di bandiera del Carroccio. Stamani lo stesso Salvini, da Melfi, ha annunciato di volerla introdurre nel 2019: "La vogliamo far entrare anche nelle case delle famiglie dei lavoratori dipendenti italiani", ha ripetuto il vicepremier.

Oggi sul tema è intervenuto anche Luigi Di Maio. “Sulla flat tax familiare troveremo una soluzione insieme alla Lega - ha detto - come abbiamo sempre fatto. Sono molto fiducioso. Noi come M5S abbiamo lavorato a una riduzione degli scaglioni e della pressione fiscale attraverso il coefficiente familiare e in questo senso si individuerà un punto di incontro, ne sono certo. L’importante è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini”.

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