Il progetto 'Territori virtuosi' di Fondazione Cariplo mira ad abbattere ogni anno 14.500 tonnellate di Co2 - pari alle emissioni di circa 1.100 famiglie lombarde - e a realizzare la riqualificazione di 244 edifici scolastici, che ospitano oltre 100.000 ragazzi (VIDEO).
Se dal 2006 la Fondazione supporta la sostenibilità energetica, 'Territori Virtuosi', progetto lanciato nel 2017, segna un cambio di marcia: non più un supporto economico ma il supporto di un team di esperti. "Abbiamo visto che è molto più funzionale regalare agli enti la competenza professionale di consulenti tecnici, finanziari e legali in modo che riescano a confezionare iniziative realizzabili", lo ha spiegato il direttore generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani, in occasione dell'Investor day a Milano.
Una funzione di raccordo tra il pubblico - che deve fare i conti con la ristrettezza economica - e il privato che realizzerà l'intervento in finanziamento tramite terzi. La Fondazione funge anche da aggregatore: "Accompagniamo gli enti anche unendoli in gruppi di acquisto perché i progetti se troppo piccoli o frazionati fanno fatica a trovare dei finanziatori e dei realizzatori - aggiunge Urbani -. Se invece li 'impacchettiamo' in progetti più grossi allora hanno la taglia giusta per riuscire a diventare iniziative vere".
Il vantaggio del progetto è duplice: un'operazione a costo zero per le pubbliche amministrazioni e il terzo settore, e un'opportunità di lavoro per il privato. Ma non solo: "Con il progetto si vuole contribuire alla riduzione delle emissioni di Co2 - evidenzia Federico Beffa, project manager 'Territori virtuosi' di Fondazione Cariplo - per aderire alle politiche per il clima e l'energia 2030 adottate dall'Ue", che fissa tra gli obiettivi un aumento di almeno il 27% dell'efficienza energetica entro quell'anno.
"L'obiettivo è supportare l'amministrazione pubblica e gli enti del terzo settore ad attrarre investimenti privati sul territorio", l'Investor day di oggi è l'occasione per spiegare le potenzialità del progetto. "Si stima che potranno essere generati almeno 50 milioni di euro di investimenti privati per la riqualificazione energetica di edifici, principalmente scuole, senza aggravio di spese per le amministrazioni pubbliche", precisa Beffa. Nel primo anno di progetto sono stati selezionati 15 beneficiari, tutte amministrazioni pubbliche, che complessivamente dovranno riqualificare 300 edifici, di cui circa 244 scuole.
Nel 2018 sono stati selezionati 11 beneficiari, di cui 10 amministrazioni locali e un ente non profit, per i quali gli edifici da riqualificare energeticamente sono circa 150. Si prevede che i lavori potranno cominciare dalla primavera 2020. A 15 mesi dall'inizio delle attività le prime gare di concessione stanno per essere pubblicate.
Un asse quello tra pubblico e privato a cui le amministrazioni guardano sempre con maggiore attenzione come sottolinea Roberto Maviglia, consigliere delegato a risparmio energetico 20-20-20, edilizia scolastica Città Metropolitana di Milano. "È molto interessante la modalità di Fondazione Cariplo di non dare direttamente dei fondi, ma mettere a disposizione delle professionalità quindi dei consulenti tecnici, giuridici e amministrativi che ci hanno consentito di arrivare, in un anno di lavoro, alla definizione dei bandi di gara. Noi arriveremo, entro la fine dell'anno, a bandire la gara per l'efficenza energetica di 139 edifici scolastici di Città Metropolitana".
Un'opportunità che "insieme al finanziamento di 14 milioni di euro a fondo perduto da parte di Regione Lombardia, ci consentirà di fare effetto leva: ci aspettiamo che dalla gara emergeranno almeno una quarantina di milioni di investimenti per l'efficientamento energetico per le nostre scuole" con risvolti "importantissimi: verranno eliminare tutti gli impianti di riscaldamento a gasolio e ci aspettiamo che nelle gare vengono proposte delle soluzioni innovative, tecnologicamente avanzate", conclude.
"Con il progetto 'Territori Virtuosi' Fondazione Cariplo si posizionerà tra le migliori esperienze di efficientamento energetico in Europa per quanto riguarda il fattore di leva raggiunto, ovvero il rapporto tra volume di investimenti generati e il costo dell’assistenza tecnica", chiosa il direttore generale Sergio Urbani.