Accende il dibattito di questo inizio d'estate l'ipotesi della cosiddetta quota 100 presente nel contratto di governo 5S-Lega. Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio ieri ha annunciato di aver chiesto ai parlamentari del M5S di mettersi a lavorare subito nella Commissione lavoro sulle pensioni. "Abbiamo da fare quota 100, quota 41", ha spiegato. Il presidente dell'Inps Tito Boeri , presentando ieri la relazione annuale dell'Istituto, ha invece ribadito le sue critiche all'ipotesi perché, "ripristinando le pensioni di anzianità con quota 100 o 41 anni di contributi - ha detto - si avrebbero subito circa 750.000 pensionati in più" con un costo, nella versione 'pura' "fino a 20 mld all'anno".
Non solo. Si ridurrebbe anche l'occupazione: "Sappiamo che ogni abbassamento dell'età pensionabile comporta anche riduzione dell'occupazione perché il prelievo contributivo aumenta e il lavoro costa di più", ha spiegato. "Avremmo dunque non solo più pensionati, ma anche meno lavoratori, ciascuno dei quali con un fardello ben più pesante sulle proprie spalle", ha detto spiegando come ripristinare le pensioni d'anzianità significherebbe perciò "ridurre il reddito netto dei lavoratori".
COME FUNZIONA - Ma in cosa consiste e come funziona quota 100? Si tratta della possibilità per i lavoratori di andare in pensione quando la somma dell'età anagrafica e degli anni di contributi versati è pari almeno a 100. Possono poi essere previsti dei paletti riguardo all'età minima di uscita e a un minimo di anni di contribuzione.