"Somministrare la prima dose del vaccino ai soggetti più fragili"
"Sono tra quelli che ha sempre pensato la scuola come luogo sicuro. Purtroppo ora questa variante del coronavirus colpisce soggetti più giovani. Laddove la circolazione del virus è particolarmente severa e vede impegnate le varianti, è chiaro che bisogna chiudere, non solamente le scuole". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S) alla trasmissione 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus.
"A marzo però arriveranno più dosi" di vaccino anti-Covid "e sarà importante somministrare almeno la prima dose alle fasce più fragili della popolazione", ha detto il sottosegretario. "Fare una singola dose non significa non fare la seconda dose o ritardarla di tanti mesi, significa poter fare la prima dose a più persone e poi quando ci saranno più vaccini procedere con il richiamo. Un coordinamento centrale aiuterà non poco quando arriveranno più dosi di vaccino. Io penso che si riusciranno a somministrare 300mila dosi di vaccino al giorno nei prossimi mesi".
"Bisogna partire dalla popolazione più fragile - ha aggiunto - e quando avremo raggiunto una protezione di gregge in quella popolazione, anche se il virus circola tra gli altri, hai protetto coloro che rischiano di più. Non è molto diverso dal vaccino anti-influenzale. Poi certo, sarebbe bello avere 120 milioni di dosi di vaccino tutti insieme e immunizzare tutta la popolazione subito, ma al momento non ci sono. Alcune dosi dovrebbero essere dirottate nelle aree dove le varianti stanno creando più problemi".
Il sottosegretario ha osservato inoltre come ci sia "stato già un calo dei casi tra il personale sanitario già vaccinato" e ammonisce: "Dobbiamo spingere di più per vaccinare anche i liberi professionisti, farmacisti ed odontoiatri. Bisogna accelerare la campagna vaccinale".