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Santanchè, Schlein: "Chiediamo dimissioni". Anche Conte attacca

I leader Pd e M5S intervengono sul caso dopo l'inchiesta di Report. Interrogazione dem al Senato: "Governo chiarisca"

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24 giugno 2023 | 13.07
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Ancora polemiche nell'opposizione dopo l'inchiesta di Report, che nell'ultima puntata si è occupato del ministro Daniela Santanchè e della gestione delle società Visibilia e Ki Group. Oggi a intervenire nuovamente dalla manifestazione della Cgil sulla Sanità sono la segretaria Pd Elly Schlein e il leader M5S Giuseppe Conte.

"Mentre il governo sta andando avanti su un decreto lavoro che aumenta la precarietà, c’è una ministra che non pagava fornitori e laboratori mentre incassava compensi d’oro. Il Pd chiede chiarezza, chiede a Meloni di uscire dal silenzio e alla ministra di dimettersi", attacca Schlein, che continua: "Abbiamo anche depositato una interrogazione perché pare che quella stessa società abbia ricevuto 2,7 milioni di euro come prestito da Invitalia e non lo abbia restituito. Ma può una ministra essere in debito con lo Stato?", si chiede. "Riferisca in aula. Troviamo assurdo il silenzio di Meloni e che l’unica risposta di Santanché sia stata quelle di adire a vie legali. Inaccettabile", insiste. "Anche Lega e Forza Italia hanno chiesto a Santanché di riferire in aula, c’è imbarazzo nella maggioranza", conclude la dem.

All'attacco anche Conte: "Non possiamo permettere che passi un principio di arroganza del potere nei confronti dei cittadini. Santanché ha accettato il suo mandato, ci sono oneri e responsabilità, la sede in questo momento è il Parlamento venga, chiarisca e valuteremo". "Faremo tutte le mosse conseguenti a un atteggiamento inaccettabile. Dire querelerò non è sufficiente. C’è un aspetto giuridico e uno morale", conclude.

INTERROGAZIONE PD AL SENATO: "GOVERNO CHIARISCA"

"Quali iniziative urgenti il governo intenda adottare al fine di fare al più presto chiarezza sui gravi fatti che riguardano la titolare del dicastero del Turismo Daniela Santanché e che, al di là delle loro eventuali implicazioni sui piani civile e penale, non sono degni della disciplina e dell’onore che dovrebbero caratterizzare le azioni di un ministro della Repubblica". E' quanto chiede il gruppo del Pd al Senato alla premier Giorgia Meloni, alla ministra del Lavoro Marina Calderone e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con un’interrogazione urgente di cui è primo firmatario il senatore e responsabile economico del Pd, Antonio Misiani.

"Secondo l’inchiesta di Report e secondo quanto riportato da vari quotidiani - spiegano i senatori del Pd nell’interrogazione - dal 2018, momento in cui Santanché e Mazzaro, suo socio ed ex compagno, sono subentrati nella gestione diretta della società Ki Group, quest’ultima ha cominciato ad avere difficoltà nel pagare i fornitori e ha accumulato debiti fino a 8 milioni di euro, quasi un quarto del fatturato, riportando bilanci in rosso, lavoratori mandati a casa senza liquidazione, ditte messe in difficoltà, o addirittura strozzate, mancato saldo delle forniture".

"Tanto che - avvertono - in nove anni il valore del gruppo è passato da 35 milioni a 465.000 euro. E mentre gli azionisti hanno versato 23 milioni di euro, la ministra ha ricevuto 2 milioni e mezzo di euro per le cariche sociali e il socio, Canio Mazzaro, circa 6 milioni di euro. Non solo. Da atti pubblici risulta che la ministra, attraverso la società immobiliare Dani srl, sia socia della Ki Group srl e sia stata destinataria di numerosi aiuti di Stato, tra cui un credito di imposta di 600mila euro e un finanziamento di Invitalia spa pari a 2,7 milioni di euro, nell’ambito degli aiuti connessi all'emergenza epidemiologica da COVID-19, di cui ora la società è debitrice con lo Stato".

"Anche per quanto riguarda la gestione delle società Visibilia da parte della ministra - rimarcano - sono state riscontrate ‘gravi irregolarità’ e ‘un’irreversibile crisi reddituale’, per cui nell’inchiesta, aperta per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio, tra gli altri risulta indagata proprio la ministra Santanché. A fronte di questi fatti crediamo necessario che il governo chiarisca. Vorremmo inoltre sapere – concludono i senatori del Pd - quali azioni il Governo intenda adottare per tutelare i lavoratori delle società Visibilia e Ki Group e sanzionare i comportamenti scorretti delle due società nei confronti dei loro dipendenti”.

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