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Viaggio a Mosca per ora 'congelato', l'ira di Salvini

"Non voglio applausi, ma neanche insulti, perché non è 'un weekend a Forte dei Marmi...'"

(Afp)
(Afp)
28 maggio 2022 | 08.57
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Salvini parte o non parte per Mosca? Assume sempre più i contorni di un vero e proprio giallo il viaggio in Russia, annunciato dal leader della Lega per provare a mediare e favorire il cessate il fuoco in Ucraina. La bufera mediatica scoppiata attorno alla 'trasferta' del numero uno della Lega, il gelo del governo Draghi, a cominciare dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il coro di 'no' arrivato da vari leader, compresa la sua stessa alleata, Giorgia Meloni, hanno reso ancor più complicato un blitz in territorio russo. Raccontano, infatti, che il segretario del Carroccio non abbia ancora rinunciato del tutto all'idea di partire ma, allo stato, la visita sembra sia stata congelata in attesa di ulteriori riflessioni sulla sua opportunità politica e diplomatica, a maggior ragione dopo la telefonata tra il premier Mario Draghi e Vladimir Putin. Tante le critiche piovute addosso a Salvini in queste ultime 48 ore. E' lui stesso ad ammetterlo, infastidito, esprimendo amarezza e delusione proprio verso la conclusione di un comizio elettorale in serata, a Parma: ''Non pretendo applausi, ma neanche insulti, perché una visita a Mosca non è un weekend a Forte dei Marmi... Andare in territorio di guerra per cercare di portare la pace non è esattamente un fine settimana a Riccione... Ma poi, notando che da Renzi a Letta, da Meloni a Calenda, si è levato un grido di attacchi e e polemiche, a volte mi viene da dire: 'Ma chi me lo fa fare, io passo due giorni con i miei figlie e i miei genitori, tenetevi le vostre polemiche, tenetevi le vostre guerre...''.''Poi -aggiunge il 'Capitano' lasciando intendere che ancora ci pensa a volare da Putin- per carità, io ci lavoro e ci lavorerò'' a una visita, "ma sulla pace non mollo finché ce la faccio...''. E ancora: ''Io sono stupito, sconcertato e dispiaciuto dal fatto che la ricerca della pace, preveda divisioni a sinistra... Io pensavo, forse ingenuamente, che costruire la pace, mettendosi in gioco e anche a rischio, valesse la pena...''.

Anche oggi, dopo la nota diffusa ieri, la Farnesina si è fatta sentire, stavolta con il suo ministro, Luigi Di Maio, che ha manifestato tutto il suo disappunto: ''Consiglio molta prudenza, la guerra in Ucraina o l'andata a Mosca non è un tema da tour estivo è una cosa un po' complicata... Credo che se si deve parlare con Putin ci parla Draghi". A pesare nei rapporti all'interno di un centrodestra che appare sempre più unito solo a parole, è lo scetticismo di Giorgia Meloni sulle intenzioni di Salvini: ''Non conosco i contenuti della visita a Mosca, dovrei capirne i contorni, immagino che se fa una scelta del genere ne abbia parlato con il governo del quale fa parte. L'unica cosa sulla quale bisogna fare molta attenzione -ha avvertito la presidente di Fdi- è non dare segnali di crepe nel fronte, abbiamo in questa fase bisogno di una postura solida dell'Occidente...".

Anche in casa Forza Italia l'iniziativa di Salvini viene accolta con un po' di stupore e imbarazzo. I vertici del partito non commentano. Silvio Berlusconi tace sul punto (ma fa un post per rivendicare lo spirito di Pratica di Mare del 2002 quando fece incontrare Putin e Bush), anche il numero due Antonio Tajani resta in silenzio. Gli unici azzurri a parlare sono in due. Il deputato Andrea Ruggieri, che si chiede : ''Salvini vuol andare a Mosca? Apprezzo la disponibilità, ma mi chiedo: non ci ha già parlato Draghi con Putin?''. Pure Gianfranco Rotondi, vicepresidente dei deputati forzisti rilascia una battuta: ''Salvini ha evocato un precedente storico che gli fa onore, che è quello di Giorgio La Pira. E quindi, se l'esempio storico lo ha riflettuto bene, deve sapere che dopo quel viaggio per La Pira si aprirono le porte della santità, ma la Dc non lo ricandidò...".

Tra i più tranchant nei confronti di Salvini è Carlo Calenda suo social: '''Non ho certezze'. Ecco Salvini, allora piantala di dire cazzate, perché la guerra è una cosa seria e drammatica. Quindi vai a baciare il caciocavallo, saluta le mucche sulla spiaggia e lascia lavorare gli adulti. Grazie".

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