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Incendio Roma Ponte Mammolo, Ordine Medici: "Finestre chiuse, no condizionatori: solo ventilatori"

"Hanno preso fuoco sostanze pericolose"

L'incendio a Ponte Mammolo (Fotogramma)
L'incendio a Ponte Mammolo (Fotogramma)
29 luglio 2024 | 14.37
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Dopo i recenti incendi e le segnalazioni dei cittadini sull'aria irrespirabile in alcune zone della Capitale, sul fronte della tutela della salute "la regola numero uno è tenere le finestre chiuse". "Indicazione sicuramente pesante in questo periodo di grande caldo anche perché non è indicato usare i condizionatori che riciclano l'aria esterna. Meglio usare i ventilatori. O, per chi può, spostarsi in zone meno interessate". Difficile "ma non ci possono essere indicazioni diverse". A dirlo all'Adnkronos Salute è Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, in merito agli incendi divampati in diverse aree, il più impegnativo a Ponte Mammolo, e le segnalazioni di molti cittadini per "l'aria irrespirabile".

"Hanno preso fuoco sostanze pericolose"

"E' fondamentale - continua Magi - cercare di evitare di respirare il fumo che può essere dannoso considerando che hanno preso fuoco sostanze pericolose e si è formata diossina". Dobbiamo, quindi, aggiunge, "stare più lontani possibile dalle zone interessate. Per chi ci abita, la situazione è sicuramente pesante con le temperature di questi giorni. Purtroppo finché c'è fumo e odore forte è sconsigliabile usare i condizionatori che aspirano sostanze tossiche e le buttano dentro casa". In caso di disturbi o dubbi sulla salute, "è opportuno rivolgersi al medico di famiglia e non intasare i pronto soccorso".

"Comune Roma fornisca dati su qualità aria"

"Il Comune di Roma fornisca al più presto i dati sulla qualità del'aria nelle zone della capitale interessate dai recenti incendi" chiede l'Ordine dei medici di Roma. E' necessario "avere il quadro della situazione sulla qualità dell'aria, perché è il primo passo per la tutela della salute", conclude Magi.

Per ora i tecnici di Arpa Lazio hanno installato un campionatore per la rilevazione dei microinquinanti nell'area colpita. Già domani, a quanto si apprende, potrebbero essere disponibili i primi dati sulla qualità dell'aria. Dal monitoraggio quotidiano realizzato attraverso le postazioni fisse comunque, al momento non si riscontrerebbero variazioni significative della concentrazione di polveri e inquinanti, tra cui diossina.

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