Vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme. Procura indaga su incendio Ponte Mammolo
Aria irrespirabile a Roma per i vasti incendi che negli ultimi giorni hanno interessato la Capitale. L'ultimo, scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri, ha interessato la zona di Ponte Mammolo e quella di Cesano, dove vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme.
A Ponte Mammolo sono andati a fuoco sterpaglie, vegetazione e alcuni rifiuti lungo l'argine del fiume Aniene. Una situazione che ha portato all'evacuazione di circa 120 persone tra residenti e ospiti di un albergo presente in zona. Due bambini sono rimasti lievemente intossicati. I vigili del fuoco e polizia intervenuti sul posto hanno inviato un'informativa ai pm di piazzale Clodio che indagano per ricostruire l'origine del rogo.
"Ieri il nostro Municipio è stato colpito da un incendio di proporzioni enormi, mai viste, nel lato più bello e drammatico quello dei parchi e del verde", afferma il minisindaco del Municipio IV, Massimiliano Umberti. "Siamo stati con tutta la Giunta sul posto, fino a tarda notte, a seguire ed ad aiutare le operazioni di accoglienza degli sfollati, coordinamento degli interventi tra VVFF, Vigili Urbani e Polizia di Stato, a dare supporto ai cittadini preoccupati ed arrabbiati per questo ennesimo disastro ambientale. Ma il Municipio da solo non può arginare questa situazione, servono le competenze più grandi e organismi predisposti e competenti per questo tipo di emergenze non più sostenibili solo dall’ente locale. Oggi - prosegue - ci aspettiamo che Governo, Prefetto, Regione, Campidoglio facciano un coordinamento permanente di monitoraggio e contrasto allo sversamento dei rifiuti e alla tutela dell’ambiente e al monitoraggio delle situazioni che abbiamo segnalato in questi tre anni. Il Municipio questa guerra non la può vincere da solo".
Situazione complessa anche a Cesano dove tutti i mezzi di spegnimento aerei sono in volo ed è stato chiesto anche il supporto di due canadair. Evacuate precauzionalmente una ventina di persone mentre, da terra, sono disposti a protezione delle abitazioni, Vigili del fioco e Protezione civile.
Secondo quanto riporta il gruppo della protezione civile del VI municipio, andato in aiuto dei colleghi, a causa dei fumi “alcuni cittadini sono dovuti ricorrere alle cure mediche per intossicazione da fumo e per malori”. Altri residenti, che vivono anche distanti dalla zona dell’incendio, raccontano di aver avuto difficoltà a dormire per via del forte odore di bruciato.
I tecnici di Arpa Lazio hanno installato un campionatore per la rilevazione dei microinquinanti nell'area colpita dal vasto incendio sviluppatosi ieri a Ponte Mammolo. Già domani, a quanto si apprende, potrebbero essere disponibili i primi dati sulla qualità dell'aria. Dal monitoraggio quotidiano realizzato attraverso le postazioni fisse comunque, al momento non si riscontrerebbero variazioni significative della concentrazione di polveri e inquinanti, tra cui diossina.