Il presidente eletto Aiom alla presentazione de 'I numeri del cancro 2024', 'sul territorio nazionale ancora troppe disparità per accesso a screening e diagnosi precoce'
"Grazie alla prevenzione e a terapie innovative sempre più efficaci, sono stabili le diagnosi di tumore in Italia rispetto al biennio precedente. Non solo: diminuisce la mortalità dei 20-49enni per neoplasia in entrambi i sessi. In 15 anni sono state 786 le vite salvate tra le donne e 939 tra gli uomini in questa fascia d'età rispetto al numero atteso basato sui tassi del 2006. Assume particolare rilievo positivo, in entrambi i sessi, l'importante diminuzione nella mortalità per tumore del polmone, del 46,4% tra le donne e del 35,5% tra gli uomini under 50. Sono dati estremamente incoraggianti, se si considera che questa neoplasia rappresenta la prima causa di morte oncologica negli uomini giovani adulti e la seconda nelle donne dopo il tumore della mammella. Tuttavia, non mancano alcune criticità". Così Massimo Di Maio, presidente eletto dell'Associazione italiana oncologia medica, Aiom, in occasione della presentazione del 14esimo censimento 'I numeri del cancro in Italia 2024' oggi a Roma a Palazzo Baldassini.
"I numeri positivi fotografati dal report - dice - devono essere uno stimolo a fare ancora meglio. Siamo contenti che l'incidenza si sia stabilizzata e che si registri una riduzione della mortalità nei giovani. Ma non va mollata la presa su ricerca e screening. Ci sono ancora disparità importanti in termini di accesso allo screening e alla diagnosi precoce sul territorio nazionale". Infine sulla prevenzione: "Modificando fattori di rischio comportamentali quali alcol, fumo, obesità e sedentarietà potremmo ridurre nettamente l'incidenza e di conseguenza la mortalità per molti tumori", conclude.