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27 ottobre

Tra 'lepri' e 'zombie', torna l''incubo' ora solare

La psicologa: "Ci vogliono sette giorni per adattarsi al cambio"

Immagine d'archivio (IPA/ Fotogramma)
Immagine d'archivio (IPA/ Fotogramma)
22 ottobre 2019 | 19.28
LETTURA: 2 minuti

Il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa può avere una serie di effetti collaterali sul benessere delle persone: stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione. "Molti fanno fatica ad abituarsi rapidamente al cambio d'ora: sono gli italiani 'lepri' (31% della popolazione secondo una recente ricerca), coloro che si svegliano presto e che più facilmente cadranno nel tranello del risveglio anticipato, crollando poi la sera troppo presto rispetto al dovuto. A risentire meno saranno senza dubbio le persone che appartengono alla categoria degli 'zombie' (persone che tendono a posticipare il momento di andare a letto), pari al 45% degli italiani". Lo spiega Vincenza Castronovo, psicologa e psicoterapeuta esperta in medicina del sonno presso il Centro di Medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano.

"Sebbene lo spostamento delle lancette sia soltanto di un’ora e quindi si tratti apparentemente di un cambiamento minimo, di fatto, il fisico delle persone impiega alcuni giorni a questo adattamento, mediamente una settimana - osserva Castronovo -. Esiste infatti il cosiddetto orologio biologico, legato ai ritmi circadiani, ed è naturale avere delle difficoltà quando avvengono cambiamenti improvvisi come quelli provocati dal cambio dell’ora".

"Tra i sintomi o malesseri più comuni causati dal cambio dell’ora - prosegue l'esperta - c'è anche la perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, la nausea e l'inappetenza. Il suggerimento è quello di cominciare qualche giorno prima a posticipare di qualche decina di minuti gli orari dei pasti come quelli dell’andare a dormire. Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette dell’orologio, il consiglio è quello di fare movimento nella seconda parte della giornata e di prolungare l’esposizione alla luce (che sarà rigorosamente artificiale) per mandare al corpo il segnale che è ancora presto per andare a coricarsi. Se infatti - conclude - si potrebbe essere tentati dalle giornate che si sono accorciate ad andare a letto prima, è bene non farlo. Il risultato potrebbe essere un risveglio troppo anticipato la mattina seguente".

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