Roma, 4 mar. (Adnkronos Salute) - Avere un temperamento irascibile, con la tendenza a 'prendere fuoco' facilmente, anche più volte al giorno, può aumentare il rischio di attacco di cuore o ictus. La conferma arriva da uno studio statunitense pubblicato sull''European Heart Journal'. Un attacco di rabbia spesso precede un episodio cardiovascolare e può esserne addirittura l'innesco, spiegano i ricercatori che hanno spulciato la letteratura medica.
Il team ha identificato un periodo pericoloso di circa due ore dopo uno sfogo, in cui il pericolo di ictus e infarto è maggiore. Attenzione però: gli stessi studiosi dell'Harvard School of Public Health spiegano che è necessario indagare più a fondo per capire la natura di questo legame, e scoprire se le strategie anti-stress mirate potrebbero evitare il problema. Nessun dubbio, invece, quanto al periodo di maggiore vulnerabilità: nelle due ore immediatamente successive a uno scoppio di rabbia, il rischio di un attacco di cuore aumenta di quasi cinque volte e quello di ictus di tre volte, in base all'esame di nove studi su migliaia di persone.
A livello di popolazione la chance di incappare in un problema grave con una singola esplosione di rabbia è relativamente bassa: ci si può attendere un attacco di cuore in più per 10.000 persone all'anno tra quelle con basso rischio cardiovascolare che si infuriano una volta mese (contro quattro per 10.000 persone con un rischio cardiovascolare elevato). Ma il pericolo è cumulativo, il che significa che i soggetti più irascibili corrono i rischi maggiori. Secondo la ricercatrice Elizabeth Mostofsky, però, "anche se il rischio di subire un evento cardiovascolare acuto con un singolo scatto d'ira è relativamente basso, il pericolo si può cumulare per le persone con frequenti episodi di rabbia". Ecco perché, insiste, occorre valutare l'effetto di strategie anti-stress, in grado di disinnescare la rabbia.