I dati dell'Istat: per la povertà relativa l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni
Nel 2021, la povertà assoluta in Italia conferma sostanzialmente i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia dovuta al Covid-19: in questa condizione, spiega l'Istat, sono poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente). Per la povertà relativa invece l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni (2,6 milioni nel 2020).
L'area di maggior disagio si conferma il Mezzogiorno dove è al 10,0% la percentuale di famiglie che si trovano in povertà assoluta (erano il 9,4% l'anno precedente), mentre sono il 6,7% al Nord (in calo dal 7,6%), e il 5,6% al Centro. Tra le famiglie povere, il 42,2% risiede nel Mezzogiorno (38,6% nel 2020), e il 42,6% al Nord (47,0% nel 2020). I minori toccati da questa situazione sono 1,4 milioni mentre la povertà assoluta sale tra gli stranieri residenti toccando il 32,4% del totale (dal 29,3% nel 2020) mentre è al 7,2% tra gli italiani (7,5% nel 2020).