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"Se l’Europa vuole essere attore credibile, deve dotarsi di visione geopolitica e geoculturale unitaria, superare le divisioni interne e imporsi come interlocutore autorevole nella gestione delle grandi sfide globali, economiche e strategiche"
"Il mondo assiste basito al confronto tra il Presidente degli Stati Uniti e quello dell’Ucraina. In disparte ogni considerazione su contenuti e toni, è evidente che il contesto geopolitico è sempre più complesso. Meritocrazia Italia ribadisce la necessità di un’Europa capace di affermare una propria identità e di assumere un ruolo attivo nei processi decisionali. L’assenza di una strategia unitaria nel conflitto russo-ucraino ha evidenziato le fragilità di un’Unione ancora priva di visione condivisa, ridotta a mera spettatrice delle dinamiche imposte dai nuovi equilibri globali". Così, in una nota Meritocrazia Italia.
"Sin dall’inizio del conflitto bellico, la partecipazione dei singoli Stati membri si è rivelata scoordinata, priva di una linea comune di intervento. Il fallimento dell’Europa nell’intermediazione diplomatica ha lasciato spazio a un’escalation che, una volta sfociata in guerra, ha visto gli Stati Uniti assumere il ruolo di principale sostenitore dell’Ucraina, con un coinvolgimento determinante per la tenuta del fronte di Kiev. Il cambio ai vertici della politica americana ha comportato una profonda revisione di assetti, metodi e prassi. L’Europa - ribadiscono da Mi - non può più restare ai margini dei tavoli negoziali. L’assenza di una reale capacità di interlocuzione politica ha impedito finora di esercitare un’influenza concreta sui processi di pa-ce e di costruire una strategia che tuteli gli interessi sia dell’Unione stessa sia dei suoi cittadini".
"È certo che sia necessario un migliore dialogo tra Europa e Stati Uniti, ma Meritocrazia Italia chiede un passo in più: la partecipazione dell’Unione europea, con suoi rappresentanti sovranazionali, ai negoziati per la pace. Se l’Europa vuole essere attore credibile, deve dotarsi di visione geopolitica e geoculturale unitaria, superare le divisioni interne e imporsi come interlocutore autorevole nella gestione delle grandi sfide globali, economiche e strategiche. Solo con un’identità forte e condivisa potrà contribuire alla costruzione di un futuro di stabilità e cooperazione. Meritocrazia - concludono - continuerà a promuovere una politica di consapevolezza e responsabilità, affinché l’Europa compia finalmente il passo auspicato da chi la creò, divenendo soggetto politico coeso, identitario e sovrano".