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Santanchè a processo, opposizioni: "Si dimetta"

Schlein: "Meloni lo pretenda". M5S: "Presenteremo nuova mozione per dimissioni"

Elly Schlein  - (Fotogramma)
Elly Schlein - (Fotogramma)
17 gennaio 2025 | 13.59
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Daniele Santanchè deve dimettersi secondo le opposizioni, dopo la decisione del gup di Milano di rinviare a giudizio la ministra nel caso Visibilia. “Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente", dice la segretaria del Pd Elly Schlein.

"Lei, che quando era all'opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”.

"Oggi arriva anche la notizia del rinvio a giudizio per falso in bilancio sulla vicenda Visibilia per la ministra Santanché. Noi insistiamo per le dimissioni immediate della ministra, senza volere anticipare l’esito dei processi penali". Lo scrive sui social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. "Ma un partito come Fratelli d'Italia - aggiunge - che ogni giorno grida allo scandalo sul periodo Covid e che fa la guerra a persone in difficoltà accusandole di fare i 'furbetti' con i sussidi dello Stato, poi tiene al suo posto una ministra che dalle evidenze sin qui emerse avrebbe fatto la 'furbona' truffando lo Stato con i fondi Covid? È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la ministra rimanga lì". "Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità che ti spinga finalmente a tutelare l’immagine e l’onore delle istituzioni?", conclude Conte.

"Noi abbiamo già presentato una mozione e insisteremo perché chiediamo dimissioni immediate" di Santanchè "per il rispetto, l'onore e il decoro delle istituzioni di governo. Ci meravigliamo che Meloni, che in passato ha sempre chiesto dimissioni di qualsiasi ministro per ogni stormir di foglia, di fronte a fatti così gravi stia ancora tentennando per tutelare e far prevalere l'interesse di partito", sottolinea poi Conte. "C'erano già delle evidenze chiare per quanto riguarda la truffa Covid - prosegue - se ne aggiungono delle altre. La magistratura farà il suo corso per le inchieste penali, la politica alzi la testa e abbia il rispetto delle istituzioni". "Presenteremo assolutamente una nuova mozione per le dimissioni. Dimissioni immediate. Credo che nessun altro Paese si terrebbe un ministro al suo posto di fronte a questi fatti e a tutti quelli che stanno emergendo", conclude Conte.

"E' arrivato il rinvio a giudizio per la ministra Santanchè, per concorso in falso in bilancio sul caso Visibilia. Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere", afferma Nicola Fratoianni di Avs.

"E’ da oltre un anno, dopo l’inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell’Aula del Senato - prosegue il leader di SI - che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni. Su questo abbiamo raccolto oltre 50mila firme di cittadini. È una questione di dignità e rispetto delle Istituzioni". "E se Santanchè non ha la sensibilità e la responsabilità di assumere questo gesto a tutela dell’ onorabilità dello Stato, tocca alla Presidente del Consiglio Meloni assumersi la responsabilità. Le istituzioni - conclude Fratoianni - non sono il salotto di casa propria e vanno rispettate".

"Daniela Santanchè si deve dimettere non perché sia stata rinviata a giudizio, perché il rinvio a giudizio non è una condanna, ma perché ha portato al fallimento una società e perché i fatti e i suoi comportamenti non sono compatibili con una carica importante come quella del ministro del Turismo", dice il leader di Azione Carlo Calenda.

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