
Infante: "Lo raccontano bene Re Carlo che lo definisce 'seguace fedele di Gesù Cristo' e l'ex Primate della Chiesa d’Inghilterra, Rowan Williams, che ha compreso gli 'insegnamenti in continuità' di Francesco con papa Benedetto XVI e Giovanni Paolo II"
Papa Francesco, "unica nota di speranza in un mondo sempre più travolto da venti di guerra, ingiustizia e da squallore politico", "meriterebbe il grido di popolo 'Papa da fare Santo subito'". Non "gli assordanti silenzi di Netanyahu e Musk. Tanto più che, se è senz'altro coerente quello del presidente israeliano che ha fatto cancellare il cordoglio di Israele, non si può dire altrettanto per Musk, il cui comportamento è inspiegabile, anche perché è abbastanza recente il suo incontro con papa Francesco, sebbene le posizioni teoriche e personali siano lontanissime". Ne parla con l'Adnkronos Giancarlo Infante, della segreteria di Insieme, il partito politico di ispirazione cristiana vicino a Bergoglio ed alla Conferenza episcopale italiana, benedetto al momento della sua costituzione dal Cardinale Giovanni Battista Re.
"Vedremo sabato a San Pietro un discreto numero di persone che lo hanno contestato a parole e nei fatti, ignorando il suo insegnamento", rileva Infante. "Da Milei che lo offese, a Donald Trump che nell’immediatezza del trapasso del Papa si era limitato a dire 'che riposi in pace' e poi ha fatto prevalere l’idea di strumentalizzare un evento dal carattere planetario, come saranno sabato prossimo i funerali, decidendo di muoversi verso Roma". In vista di quel giorno a mettere il carico da novanta sarebbe la stampa italiana per la quale "il tutto ruota solamente attorno all’ennesimo incontro con la Meloni. Mentre il funerale di Francesco rischia di essere artificiosamente trasformato in un palcoscenico su cui battere la grancassa diplomatica cui cercano di partecipare anche Zelensky e la von der Leyen, entrambi interessati a possibili incontri con Trump".
"Per fortuna c'è la gente comune - chiosa il segretario di Insieme - Gente semplice e piena di umanità che, subito, due giorni fa, non appena si è sparsa la notizia ha trasformato la consueta passeggiata nelle strade del centro di Roma in un lungo, silente e mesto pellegrinaggio verso Piazza San Pietro"; "un popolo indifferente alla banalizzazione di Francesco quando la 'grande stampa' si limita a titolarlo 'il Papa degli ultimi' o 'l'uomo di pace'". Un popolo consapevole "che basterebbero per tratteggiarlo la semplicità delle parole con cui Re Carlo III del Regno Unito ha colto in lui il 'seguace fedele di Gesù Cristo' e le parole dell'ex Primate della Chiesa d’Inghilterra, Rowan Williams, che ha compreso gli 'insegnamenti in continuità' di Francesco con papa Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Tutto il resto va lasciato ai nostri autorevoli commentatori nazionali", conclude il rappresentante del partito politico vicino a Papa Bergoglio. (di Roberta Lanzara)