cerca CERCA
Lunedì 17 Marzo 2025
Aggiornato: 23:04
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Nomine Rai, c'è accordo in maggioranza: Zurzolo a RaiNews, Petrecca a Rai Sport e Rao al Gr

Le nomine approderanno giovedì in Cda ma, apprende l'Adnkronos, non dovrebbero limitarsi alle testate. L'opposizione insorge: "Nessun dialogo"

La sede Rai di viale Mazzini
La sede Rai di viale Mazzini
17 marzo 2025 | 14.32
LETTURA: 3 minuti

Weekend decisivo per le nomine Rai, quello appena trascorso. La maggioranza ha infatti raggiunto un accordo e le nomine, dalla lunghissima gestazione, dovrebbero arrivare ed essere approvate in Cda nella seduta fissata per giovedì prossimo, 20 marzo.

Paolo Petrecca (vicino a Fratelli d'Italia) lascerà RaiNews24 per approdare alla direzione di Rai Sport mentre al suo posto, alla guida del canale all news arriverà Federico Zurzolo (in quota Forza Italia). In due testate verranno nominati gli attuali responsabili ad interim e cioè Roberto Pacchetti alla Tgr (in quota Lega) e Pierluca Terzulli al Tg3 (vicino ai Dem). Inoltre a luglio, quando Francesco Pionati andrà in pensione, gli succederà alla guida del Giornale Radio Nicola Rao (vicino a Fdi), attuale direttore della Comunicazione ed ex direttore del Tg2.

Le nomine, apprende l'Adnkronos, non dovrebbero però limitarsi alle testate: a Rai Italia, infatti, Maria Rita Grieco (quota Forza Italia), attuale vicedirettrice del Tg1, dovrebbe prendere il posto di Fabrizio Ferragni, andato in pensione al fine febbraio; Andrea Sassano, attuale direttore di Rai Teche, dovrebbe andare alla direzione Radiofonia, attualmente affidata in via transitoria a Flavio Mucciante; mentre Stefano Coletta, attuale direttore Distribuzione e responsabile ad interim della Direzione Offerta Estero, dovrebbe andare a guidare la nuova Direzione Coordinamento Generi (ma non è chiaro se la direzione sarà istituita contestualmente alla nomina o se verranno fatti due passaggi, prima la creazione della direzione e poi la nomina). Queste ultime nomine, quando saranno effettive, lasceranno scoperte alcune direzioni (come Teche e Distribuzione, ad esempio), quindi è probabile che nelle prossime settimane ne verranno effettuate delle altre.

L'opposizione: "Nessun tipo di dialogo, inaccettabile"

Tra le file dell'opposizione si respira un clima "negativo, di stupore" perché la maggioranza è arrivata a un accordo sulle nomine Rai "attraverso una dinamica esclusivamente interna senza un minimo di coinvolgimento né alcun tipo di dialogo con le opposizioni". E' quello che viene riportato all'Adnkronos da fonti interne all'opposizione dopo le indiscrezioni uscite. Secondo rumors accreditati, infatti, la maggioranza avrebbe trovato la quadra dopo mesi di travagliata gestazione. Indiscrezioni davanti alle quali i partiti di minoranza hanno fatto sentire la loro voce manifestando il loro secco disappunto.

I primi a farsi sentire, nel pomeriggio di oggi, gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai. "Quello che sta facendo la maggioranza di Giorgia Meloni con la Rai ha superato ogni limite di tollerabilità", hanno tuonato in una nota. Per i pentastellati non è "accettabile che in Rai si arrivi a una tornata di nomine - cruciali per il futuro dell'azienda - senza che l’amministratore delegato abbia prima risposto alla richiesta di disponibilità a recarsi in commissione di vigilanza per un’audizione. Non si è mai visto un ad che dal suo insediamento non ha ancora messo piede in vigilanza. Rigettiamo i cavilli che la maggioranza sta sollevando rispetto all'espressione di un atto che è pienamente nei diritti delle opposizioni. No alle nomine se prima Rossi non viene in vigilanza".

A reagire anche i componenti Pd della Vigilanza. "Se dovessero essere confermate, queste nomine sono l’ennesima dimostrazione di un’occupazione sistematica della Rai, portata avanti senza alcuna visione strategica, ma solo per garantire l’equilibrio tra le forze di maggioranza", hanno scandito. "Non c’è alcuna discussione su come migliorare il servizio pubblico, rendere l’informazione più autorevole o affrontare le sfide del giornalismo contemporaneo. L’unico criterio resta la spartizione delle poltrone in base alle quote dei partiti di governo". Anche Italia Viva, con un documento delle parlamentari in Vigilanza, ha sottolineato che "da mesi la maggioranza diserta la Vigilanza Rai, bloccandone ogni attività, ma oggi scopriamo quanto sia solerte quando si tratta di spartirsi le poltrone".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza