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Neonato con malformazione cardiaca trasferito da Uk a Roma: doppio intervento al Bambino Gesù

Il piccolo di circa un mese trasportato con un C130 dell'aeronautica è stato operato oggi. L'ospedale: "Aumentate le chance di sopravvivenza". Il papà: "Grazie Italia, speriamo guarisca"

I soccorsi per il bimbo
I soccorsi per il bimbo
24 aprile 2024 | 19.20
LETTURA: 3 minuti

Un neonato di meno di un mese, nato con una "gravissima malformazione cardiaca" è stato trasferito dal Regno Unito a Roma per essere curato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il piccolo, già sottoposto oggi a un doppio intervento, è stato trasportato con un volo C130 dell'Aeronautica Militare attrezzato per le emergenze sanitarie, atterrato ieri pomeriggio a Ciampino.

Trasportare il bimbo dal Bristol Royal Hospital for Children a Roma "ha richiesto un'articolata organizzazione", spiega Palazzo Chigi. Il caso, "complesso e delicato" è stato "tra i primi nel suo genere per pazienti così piccoli e così gravemente malati".

Intervento combinato per salvargli la vita

Il neonato "è stato ricoverato in urgenza presso l'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgica". I medici del Bambino Gesù, sotto il coordinamento dell'Area clinica delle Scienze fetali neonatali e cardiologiche, "svolti gli approfondimenti diagnostici necessari, hanno valutato di eseguire un primo intervento combinato di cardiologia interventistica e cardiochirurgia , per aumentare le chance di sopravvivenza del bambino e migliorare la sua qualità della vita", fa sapere il Bambino Gesù in una nota.

Chi è e cos'ha il neonato

Il piccolo arrivato al Bambino Gesù "ha circa un mese", riferisce l'avvocato Simone Pillon a cui si è rivolta la famiglia del bimbo per seguire le pratiche del trasferimento, ed "è nato con una seria cardiopatia congenita che necessita di un percorso chirurgico e terapeutico assai delicato. Il suo papà è italiano di Treviso, ma lavora nel Regno Unito da anni. Ha conosciuto sua moglie, di origini nigeriane, e hanno insieme anche un altro figlio più grandicello. Il piccolo aveva bisogno di un intervento chirurgico, ma i protocolli locali rischiavano di escluderlo. Allora il padre, cittadino italiano, si è rivolto alle realtà italiane dedite alla cura dei minori e al mio studio legale".

"In collaborazione con la Presidenza del Consiglio, il locale consolato italiano e l'Aeronautica militare - prosegue Pillon - i medici del Bambin Gesù hanno proposto ai colleghi inglesi un protocollo di trasferimento che prevedeva l'imbarco dell'ambulanza e dell'équipe medica su un velivolo militare C-130 appositamente attrezzato, così da garantire al neonato la presenza dei medici e di tutte le attrezzature medicali durante il viaggio, e di essere trasferito direttamente dall'ospedale inglese a quello italiano in poche ore senza mai scendere dall'ambulanza. L'équipe inglese ha approvato il protocollo di trasferimento e quello di cura e ha autorizzato il trasferimento del piccolo, rinunciando alla già convocata udienza davanti alla Family Court, che avrebbe probabilmente avuto ben altro esito".

"Ieri mattina, 23 aprile - continua il legale pro-vita - è dunque decollato da Ciampino il C130 della 46° Brigata aerea con a bordo l'unità mobile di rianimazione dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù e l'équipe medica guidata dal primario professor Galletti e dal professor Di Chiara. Sbarcati in Gran Bretagna, i medici e i membri dello staff si sono recati al locale ospedale pediatrico dove hanno svolto gli accertamenti necessari, e dopo aver confermato al trasportabilità del minore lo hanno caricato a bordo dell'autolettiga e sono ripartiti alla volta dell'aeroporto dove li aspettava il velivolo che ha poi riportato tutti a Roma, compresi i genitori del piccolo paziente. Oggi, 24 aprile, il bambino è stato sottoposto ad un duplice intervento".

Il papà: "Grazie all'Italia, il nostro cuore trabocca di gioia"

"Sia mia moglie che io abbiamo il cuore che trabocca di gioia per quanto sta accadendo", dichiara il papà del neonato. "Ora speriamo che tutto il percorso medico vada per il meglio - aggiunge il papà - e si possa giungere presto alla guarigione del nostro bambino".

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