A chiusura d’anno, in un’intera giornata, le tappe principali di un 2024 di impegno e sacrificio: focus su risultati e sfide future per un’Italia più meritocratica e inclusiva
Larghissimo seguito ha registrato nella giornata di ieri la Maratona Social di Meritocrazia Italia, che, a chiusura d’anno, ha scelto di ripercorrere, in un’intera giornata, le tappe principali di un 2024 di impegno e sacrificio. Attraverso interviste e video di sintesi, ha fatto il punto su attività svolte, risultati raggiunti e sfide future, per un’Italia più meritocratica e inclusiva. Hanno dato il proprio contributo i Ministeri di Meritocrazia Italia, il Coordinamento Nazionale, il gruppo Giovani MI e moltissimi dirigenti. Migliaia di visualizzazioni ha registrato l’intervista al Presidente Nazionale, Walter Mauriello, il quale ha risposto alle tante domande del moderatore Stefano Ferri e di altri dirigenti del Movimento.
“Meritocrazia Italia promuove un sistema basato sul merito, sia nel pubblico che nel privato. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le competenze e promuovere l’equità attraverso proposte concrete per le istituzioni. Tante sono state le iniziative: l'approvazione del TU social è sicuramente tra quelle per noi più meritevoli, perché è volta a regolamentare la circolazione dei contenuti, spesso illeciti, e a contrastare la disinformazione. Crediamo molto anche nella proposta di instituire un'Agenzia delle uscite, speculare a quella delle Entrare, per riequilibrare il sistema fiscale e dare una garanzia di equità al cittadino.” ha raccontato il Presidente. “Meritocrazia è molto preoccupata per il modo in cui si sta introducendo l’intelligenza artificiale nel tessuto sociale ed economico e ha proposto una limitazione dell’utilizzo nel mondo del lavoro. E’ quantomai necessario recuperare il ruolo della politica, e ciò sarà possibile solo iniziando dalla riforma della legge elettorale, che sappia rendere il sistema più democratico e partecipativo. Inoltre tante proposte legislative risultano disattese perché si sottovaluta il tessuto culturale. Per quanto riguarda la violenza di genere, è necessario educare alla non violenza e alla socialità, affrontando le radici culturali dei fenomeni violenti. Nessun codice rosso potrà essere attuato senza che sia adottato prima un codice culturale, che si contrapponga ad una fragilità emotiva dilagante, soprattutto tra i giovani, e ad un evidente appiattimento culturale, avallato dai social e da inutili slogan e sondaggi politici”.
Insomma, tantissimi i temi affrontati, a conferma dell’impegno di Meritocrazia nella costruzione di un contesto differente sono tutti i punti di vista. Anche per il 2025, in continuità con l’opera intrapresa sei anni fa, l’associazione continuerà a lavorare per una società più meritocratica, equa ed inclusiva, offrendo il palco ai cittadini comuni, a chiunque abbia qualcosa da dire, un’idea da condividere o una soluzione da proporre.