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Cybersicurezza, Lombardo (Az): "Al vaglio ammissibilità Scudo democratico, poi in Commissione chiameremo Cartabia"

"Difficile remargli contro: Trae origine dal rapporto della Commissione di Venezia e da discorso programmatico di Ursula von der Leyen - Appoggio trasversale da Fdi, Pd, Fi, ma qualche ostacolo sia in maggioranza che opposizione...."

Cybersicurezza, Lombardo (Az):
17 marzo 2025 | 15.41
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La proposta di Azione del disegno di legge Scudo Democratico contro le ingerenze straniere "è al vaglio degli uffici legislativi del Senato". "Il primo filtro molto delicato è la sua ammissibilità. La partita più complicata di questa legge è infatti che arrivi in Aula, dopo l'esame in Commissione, poi sarà difficile remarle contro". Ad aggiornare l'Adnkronos sullo Scudo Democratico è Marco Lombardo, senatore di Azione esperto in Diritto dell'Unione europea, tra i promotori con Carlo Calenda del testo. I tempi, stando a Lombardo, si preannunciano "abbastanza brevi, anche perché Calenda l'ha fatta avere al governo, ha parlato con il sottosegretario Mantovano, affinché anche loro siano coinvolti nel processo". "Noi infatti non ne facciamo una battaglia identitaria. Speriamo che la legge sia approvata".

Lo Scudo Democratico è pensato infatti come strumento preventivo in difesa dei processi democratici, "per evitare il ripetersi di fatti clamorosi come l'annullamento del risultato elettorale in Romania da parte della Corte costituzionale rumena", spiega Lombardo. Ed infatti "trae origine dal rapporto della Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'Europa, sulla possibilità che le Corti costituzionali ad invalidare le elezioni", rapporto redatto tra gli altri da Marta Cartabia (rappresentante per l'Italia con Cesare Pinelli nella Commissione) ed approvato dall'Assemblea plenaria lo scorso weekend. "Chiederemo a Cartabia di essere audita in Commissione - preannuncia il parlamentare - E abbiamo già inviato l'invito alla presidente dell'Inge (Commissione parlamentare sulle ingerenze straniere) Nathalie Loiseau".

Riferimento ulteriore della proposta di legge è il discorso programmatico di Ursula von der Leyen che già nel maggio 2024 aveva messo in agenda una risposta europea alle minacce contro la democrazia quando "nel suo discorso programmatico parlò di scudo democratico europeo contro le ingerenze straniere", ricorda Lombardo. "Allora la votarono tutti i partiti che la sostengono, sia di maggioranza di centrodestra che di centrosinistra. E la Francia il 25 luglio 2024 rispose con una legge contro ingerenze straniere stabilendo il profilo sanzionatorio. Da noi niente, il dibattito di fatto non c'è mai stato". Eppure, "anche se adesso è demandato solo al Copasir", "la possibilità per i cittadini ad esprimersi nel loro libero convincimento va protetta, come tentiamo di fare con Scudo democratico. Come fa un cittadino a sapere se viene modificato un algoritmo di un social network? Se viene finanziato illecitamente uno dei candidati? Il cittadino deve sapere, poi può votare come preferisce". Il nostro percorso non censura ma il cittadino deve sapere".

L'appoggio politico previsto dovrebbe essere trasversale: "Mi sta aiutando il presidente della Commissione Terzi di Santagata. Ci sono colleghi sia di maggioranza che di opposizione che sono favorevoli, come Filippo Sensi, Franceschini... Ma anche da parte di Fdi ed anche Fi vedo che c'è consapevolezza dell'argomento. Lei sa - conclude - che probabilmente gli ostacoli li troviamo sia dal lato della maggioranza che da quello dell'opposizione....". (di Roberta Lanzara)

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