cerca CERCA
Martedì 12 Novembre 2024
Aggiornato: 20:41
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Conti spiati, Meloni: "Mia vita passata allo scanner, non riusciranno a togliermi di torno"

La premier in un'intervista al Tg5: "In Italia gruppi di pressione che non accettano chi non si fa ricattare. Io la più dossierata d'Italia, trovato niente"

Giorgia Meloni (Fotogramma/Ipa)
Giorgia Meloni (Fotogramma/Ipa)
12 ottobre 2024 | 19.22
LETTURA: 5 minuti

''In questa Nazione ci sono probabilmente gruppi di pressione. I gruppi di pressione non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare e non si fa ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno''. Così la premier Giorgia Meloni, sul caso dei conti spiati, in un'intervista al direttore del Tg5 Clemente Mimun, di cui alcuni passaggi sono stati anticipati dal Tg4.

''Se lei mi chiede perché, per quello che riguarda i politici, sono quasi tutti esponenti di centrodestra e io sono la persona più dossierata d'Italia, le dirò che nel dramma c'è la buona notizia. E la buona notizia è, intanto, che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse è anche questa la ragione per cui io sono così dossierata...", dice la presidente del Consiglio nell'intervista al Tg5.

''Io mi sono data una spiegazione di quanto accaduto, poi chiaramente spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto'', afferma la premier nell'anticipazione.

Meloni osserva: ''Lei ricorda questo fenomeno che noi conosciamo dei ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e li vendono al ricettatore. Io penso che stia accadendo la stessa cosa con il mercato delle informazioni. Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono illegalmente sul mercato. A chi le vendono? Questa è la risposta che stiamo aspettando. Presumibilmente dietro ci sono degli interessi''.

Governo

Quanto allo stato di salute della maggioranza di governo, "è più solido oggi di quando abbiamo cominciato" due anni fa, dice la premier. "In questi due anni abbiamo lavorato insieme ma anche attraversato tante difficoltà e questo cementa i rapporti, ora c'è un rapporto umano, vero, direi di amicizia e questo credo che gli italiani lo vedano - sottolinea - La compattezza di un governo si vede dalla velocità con cui si lavora e noi abbiamo fatto molte cose in due anni, e poi si vede anche dal consenso: vedere il consenso di un governo che cresce dopo due anni era una cosa cui non eravamo proprio abituati".

Manovra e tasse

''Al di là delle fake news della sinistra - afferma ancora - non c'è governo nella storia d'Italia che abbia messo sulla sanità le risorse che abbiamo messo noi. Annuncio che puntiamo ad aumentarle ulteriormente. Esattamente come è falsa, questa è un'altra fake news, che noi puntiamo ad aumentare le tasse. Questo governo le tasse le abbassa. Aumentare le tasse io la considero una cosa di sinistra e infatti la sinistra ancora chiede la patrimoniale, ma io di sinistra non sono e quindi faremo del nostro meglio''.

Poi, alla domanda di Mimun sulla 'coperta corta' della legge di bilancio, Meloni risponde: "Se non avessimo speso 120 mld per ristrutturare meno del 4% delle case degli italiani, soprattutto seconde case, oggi avremmo molti più soldi da mettere sugli stipendi degli italiani, sulla sanità, sulle famiglie, sulle pensioni".

Rai

Nell'intervista la premier parla anche di Rai: "Sulla Rai siamo proprio al ridicolo. Con una sinistra che dieci anni fa ha fatto una legge sulla governance della Rai che ha usato per dieci anni e oggi ci dice che quella legge fa schifo, e quindi non va usata e va fatta una nuova altrimenti non si può nominare la governance stessa... La Rai fortunatamente continua ad operare, è perfettamente operativa e quindi la cosa non preoccupa''.

''Non mi stupisce - aggiunge Meloni - il fatto che in questi due anni la sinistra si sia appassionata sempre e solo al tema delle nomine'' sulla Rai.

Consulta

"Sulla Consulta abbiamo cercato di fare quello che dice la Costituzione", cioè ristabilire la pienezza della Corte Costituzionale. "Abbiamo il diritto di fare nostre proposte, mentre le opposizioni hanno impedito ai parlamentari di entrare e partecipare al voto", dice la presidente del Consiglio nell'intervista.

Su Consulta e Rai tutto bloccato e la sinistra gode? "Credo che la sinistra non abbia moltissime soddisfazioni in questo periodo...", replica la premier.

Le reazioni

A stretto giro la leader di Pd, Elly Schlein, replica a Meloni sulle tasse: “Giorgia Meloni continua a mentire al Paese. Nell’intervista al Tg5 prova a nascondere una verità che ha messo nero su bianco il governo da lei presieduto nel piano strutturale di bilancio, a pagina 116: nel documento approvato dal governo c’è scritto che aumenteranno le accise sul diesel".

"Sono lontani i tempi - rimarca ancora la segretaria Pd - in cui faceva i video dal benzinaio promettendo di abbatterle, adesso ci metta la faccia di nuovo, spieghi al Paese la tassa Meloni".

"E smetta di dire che hanno investito più di chiunque in sanità, quando l’indicatore usato in tutto il mondo dà la spesa sanitaria sul Pil in discesa da quando lei sta a Palazzo Chigi”, sottolinea Schlein.

A replicare è anche il leader del M5S Giuseppe Conte: "In difficoltà sulla manovra, la presidente Meloni oggi indossa di nuovo il solito guscio di Calimero e si lamenta: tutti ce l'hanno con lei. Il solito vittimismo. Giorgia, il complotto te lo sei fatto da sola! Dovevi tutelare i pensionati e fai invidia alla Fornero fra tagli alle rivalutazioni, a Opzione donna e 'fine lavoro mai'. Dovevi sfidare i poteri forti e in due anni non hai preso un euro di extraprofitti né dalle banche né dalle industrie delle armi. Dovevi abolire le accise e le hai aumentate. Stesso discorso per altre tasse, dalla casa per i giovani fino ai prodotti per i bambini. Dovevi cambiare l'Europa e l’Europa ha cambiato te: hai sottoscritto un piano di 13 miliardi l'anno per l'Italia proposto da Germania e Francia".

"E’ più forte di lei, la premier Meloni non riesce a non fare la vittima: lei è la più dossierata d’Italia e i poteri forti vogliono sbarazzarsi di lei... Questo è un vittimismo ingiustificato, considerato che tra i conti spiati c’è tutto l’arco costituzionale - dichiara il portavoce di Europa Verde e deputato Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli - Lei, che ha nominato i vertici dei servizi segreti e della polizia, si sente dossierata. Lei, che dovrebbe garantire la sicurezza degli apparati dello Stato, è capace solo a fare la vittima. La verità è che con il vittimismo la premier nasconde i disastri del suo governo e gli scandali dei suoi ministri da Sangiuliano a Santanchè".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza