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Caso Scurati, l'Ad Rai Sergio: "Bortone doveva essere licenziata, l'11 giugno valuteremo"

Il vertice di viale Mazzini: "Le invitai un messaggio dove la invitavo a mandare in onda il monologo di Scurati, nessuno l'avrebbe impedito"

Serena Bortone - Fotogramma
Serena Bortone - Fotogramma
08 giugno 2024 | 18.55
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"Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto e non è stata licenziata, non è stata punita. L'11 di questo mese rappresenterà le sue tesi e poi valuteremo. In nessuna azienda sarebbe consentito di scrivere delle cose contro l'azienda per la quale si lavora. Lei questo ha fatto e non è stata punita". Così l'Ad della Rai, Roberto Sergio, intervistato da Salvatore Merlo, nel corso della Festa dell'Innovazione 2024 organizzata da 'Il Foglio' torna sul caso del monologo dello scrittore Antonio Scurati 'censurato' in Rai.

"Credo che alcune persone abbiano una straordinaria capacità di ribaltare la verità e di diventare vittime nello stesso tempo e poi eroi del Paese e del sistema. Ho mandato un whatsapp a Serena Bortone dove la invitavo a mandare in onda il monologo di Scurati. Nessuno avrebbe impedito quel monologo. Nella scaletta del programma c'era scritto, inoltre, 'ospite a titolo gratuito'".

E sul futuro del programma 'Chesarà...' e di Serena Bortone in Rai, Sergio ha annunciato: "I palinsesti verranno presentati al vertice aziendale il venerdì della prossima settimana. Ad oggi nessuno di noi è a conoscenza di quello che ci porteranno i direttori di genere".

"Io sarò nuovo dg, Rossi sarà nuovo ad"

Quindi Sergio ha annunciato un'inversione di ruoli al vertice di Viale Mazzini. "Un anno fa mi è stata chiesta la disponibilità di completare un mandato di tre anni dopo l'uscita di Fuortes. Ho accettato e ho nominato il giorno stesso, in cui mi sono insediato, un direttore generale che conoscevo, che stimavo e stimo tutt'ora, Giampaolo Rossi. Sarà il prossimo amministratore delegato e io sarò il prossimo direttore generale. Siamo amici, ma soprattutto persone che si stimano".

Usigrai: "Parole inaccettabili"

"Inaccettabili e gravissime le dichiarazioni dell'ad Roberto Sergio su Serena Bortone. Arrivare a ipotizzare pubblicamente il licenziamento di una dipendente mentre è in corso un procedimento disciplinare, ha il sapore della minaccia". E' quanto scrive in una nota l'Esecutivo Usigrai. "Se Serena Bortone deve essere licenziata, quale sanzione avrebbe dovuto meritare Roberto Sergio che nell'aprile del 2023 da direttore della radiofonia attaccò su Facebook il direttore di Radio1 Vianello, accusandolo di "amplificare la violenza"? L'Ad dell'epoca avrebbe forse dovuto evocare il suo licenziamento?", si legge ancora nella nota.

"È Inoltre rappresentativo del clima di onnipotenza di questo vertice aziendale - prosegue l'Usigrai - annunciare, come se nulla fosse, il nome del prossimo Ad. Ci chiediamo se al Parlamento e ai prossimi componenti del Cda, stia bene essere esautorati del loro ruolo".

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