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Alma Manera si difende: "Il mio primo contratto in Rai risale al 2001"

La conduttrice sottolinea la sua professionalità dopo le accuse che la conduzione del programma 'La notte di Radiouno' sia dovuta al legame sentimentale con il direttore di Rai News

Alma Manera - Agenzia Fotogramma / Ipa
Alma Manera - Agenzia Fotogramma / Ipa
18 novembre 2024 | 17.04
LETTURA: 3 minuti

Alma Manera non ci sta. E in un'intervista all'Adnkronos si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo le polemiche, le accuse, le allusioni, anche da parte del sindacato dei giornalisti, sul fatto che la sua conduzione del programma di Radio Rai 'La notte di Radiouno' (in onda dall'1.30 alle 3) sia dovuta al suo legame sentimentale con il direttore di RaiNews24, Paolo Petrecca: "Mi viene da sorridere. Come se fosse uscito fuori che condurrò Sanremo! Io lavoro con la Rai dal 2001, la mia attività fin da bambina è fare musica o parlare di musica. E il programma di Radio1 nasce prima della mia storia con Paolo. Il resto è puro chiacchiericcio e trovo ingiusto che si strumentalizzi una storia d'amore, perché di questo si tratta". "Non sono Atena nata dalla testa di Zeus, - scandisce - non sono la partenogenesi del mio fidanzato. E per citare Socrate, tra commettere un'ingiustizia o subirla, sceglierei sempre di subirla".

"A febbraio scorso - racconta - molto tempo prima di iniziare la mia storia con Paolo, ho proposto un’idea di format per il palinsesto notturno. Dopodiché sono passati diversi mesi e alla fine sono stata contattata". Manera sottolinea anche la sua esperienza e la sua competenza nel settore: "Il mio primo contratto in Rai risale al 2001. Dopodiché ho avuto nel tempo un rapporto continuativo con l'azienda". Per questo la conduttrice respinge le insinuazioni di favoritismo. "I miei ingaggi dipendono da me, Paolo è una persona che, quando può, valorizza il talento degli altri. Ma, nel mio caso, coincidenza vuole che non c'entri nulla. E questa cosa io desidero affermarla con forza e dignità".

Il clamore di questi giorni è nato da un 'flash' di Dagospia: "Perdono chi ha fatto quel flash, ma credo che forse sarebbe meglio che si occupasse di cose concrete non di polemiche surreali". In questo caso, aggiunge, "non parliamo di contratti milionari, stiamo parlando di un lavoro dignitoso. Questa notte metterò a letto mia figlia, prenderò la mia auto, andrò a Saxa Rubra all'una di notte e tornerò all'alba. Questo è un fatto e non sono certo una privilegiata".

E le polemiche precedenti, quelle sul Festival città identitarie? "Ho partecipato come avevo già fatto altre volte nei festival di Edoardo Sylos Labini, non era una novità per me, che peraltro faccio parte del direttivo di cultura identità dalla sua fondazione. Non è giusto che diventi io il capro espiatorio di questioni molto più grandi di me. Lo trovo veramente vile, di cattivo gusto e basso profilo".

Alma torna poi a rivendicare la sua competenza musicale e il rapporto consolidato con la Rai. "La mia prima attività è la musica - dice - e quindi ho tutta le carte in regola per fare un programma notturno dove la musica è protagonista. E sono molto felice di collaborare con un grande professionista, Andrea Cacciagrano, e da subito c’è stata sintonia con il regista Federico Scoppio". Tra l’altro non sono l’unica a condurre 'La notte di Radiouno' in quanto le altre notti sono condotte da Emanuela Tittocchia e Pamela D'Amico". Manera sottolinea anche il suo impegno nel format 'Crossover, la musica a 360 giri', su Isoradio, che conduce e ha ideato. "Sono felice di fare pieno servizio pubblico", afferma. "Se poi vogliono sporcare una persona per bene, lo facciano. Io ne resto fuori", conclude.

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