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Criptovalute

PayPal estende al Regno Unito i servizi in criptovalute

Il gigante statunitense dei pagamenti online consente, a partire da questa settimana, ai clienti britannici di acquistare, detenere e vendere valute digitali.

 - da Paypal.com
- da Paypal.com
23 agosto 2021 | 14.00
LETTURA: 3 minuti

I servizi cripto era già stati introdotti da PayPal negli Stati Uniti nell'ottobre dello scorso anno. Come ha dichiarato alla CNBC Jose Fernandez da Ponte, direttore generale di PayPal per blockchain, criptovalute e valute digitali: “Sta andando molto bene negli Stati Uniti. Ci aspettiamo che andrà bene nel Regno Unito”.

La funzione crittografica di PayPal consente ai clienti di acquistare o vendere bitcoin, ethereum o litecoin per un minimo di 1 sterlina. Gli utenti possono anche tenere traccia dei prezzi delle criptovalute in tempo reale e trovare contenuti informativi sul mercato di riferimento. Come la versione statunitense del prodotto, PayPal si affida a Paxos, una società di valuta digitale regolamentata a New York, per consentire l'acquisto e la vendita di criptovalute nel Regno Unito.

A marzo, PayPal ha annunciato il Checkout with Crypto che consente ai clienti negli Stati Uniti di utilizzare la propria criptovaluta insieme ad altri metodi di pagamento nel proprio portafoglio PayPal, mentre ad aprile ha introdotto servizi di crittografia nel suo servizio di pagamento mobile Venmo, sempre negli Usa. l servizio crittografico di PayPal funziona in modo analogo a quello della fintech britannica Revolut, ovvero gli utenti PayPal non possono spostare le proprie criptovalute al di fuori della app ma il servizio è pensato per rendere più facile l'accesso al mercato. Spiega ancora da Ponte: “I token e le valute digitali sono in circolazione da un po' ma per potervi accedere devi ancora avere competenze relativamente sofisticate. Avere tutto questo su una piattaforma come la nostra è un ottimo punto di ingresso”. Nonostante le continue preoccupazioni sulla volatilità dei prezzi delle criptovalute e la protezione dei consumatori, le principali aziende tra cui Mastercard, Tesla e Facebook si stanno di nuovo avvicinando ai servizi per la loro commercializzazione. Spinte, anche, dallo sviluppo delle varie Banche Centrali verso le valute digitali nazionali.

Nel Regno Unito una task force di funzionari del Tesoro e della Banca Centrale è stata istituita per esaminare la questione e riferire entro la fine dell'anno sul possibile sviluppo del Britcoin. A differenza di Bitcoin e di altre criptovalute, “Britcoin sarebbe legato al valore della sterlina e sostenuto dalla banca centrale. Questo, in teoria, dovrebbe impedirgli di oscillare in modo massiccio in termini di valore”. Secondo i piani presi in considerazione dai funzionari, “i consumatori potrebbero essere in grado di detenere la valuta in conti direttamente collegati alla Banca d'Inghilterra” mentre non è ancora chiaro se e come sarebbero “collegati i tassi di interesse al Britcoin”, così da renderlo attraente per i risparmiatori come alternativa al denaro. Con il suo sviluppo, i rivenditori e le aziende potrebbero accettare la valuta digitale per i pagamenti ordinari tradizionalmente sostenuti con carta di debito o di credito. “Ma è probabile che la quantità di denaro che ogni individuo potrebbe detenere in Britcoin possa essere inizialmente limitata”. Il punto fondamentale è che dovrebbe risultare molto semplice e molto veloce trasferire i Britcoin in contanti ordinari per renderli immediatamente prelevabili da un bancomat.

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