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Moschino, il tailoring è sovversivo

Il direttore creativo della griffe di Aeffe, Adrian Appiolaza, parte dall'abito manichino realizzato da Franco nel 1992 per decostruire e ricostruire i capi

Una delle uscite di Moschino per la fall-winter 2025/2026
Una delle uscite di Moschino per la fall-winter 2025/2026
28 febbraio 2025 | 19.43
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Un abito fatto di sacchetti della spazzatura, un cuscino extra large che diventa copricapo, le bretelle con il logo dorato agganciate ai jeans, le balze flamenco a pois che sbucano dalle maniche delle giacche. Da Moschino, niente è come sembra. Lo ricorda bene Adrian Appiolaza, che per il prossimo autunno-inverno rilegge il vocabolario del fondatore Franco, partendo dall’abito 'manichino' che il geniale stilista creò nel 1992. Un riferimento al lavoro sartoriale, con un twist inaspettato, che mostra cosa si nasconde dietro l’eccellenza della sartoria italiana, che tanto stava a cuore a Franco e che Appiolaza reinterpreta oggi decostruendo e ricostruendo i capi.

Per fare questo lavoro di fino Appiolaza è partito dalle cuciture, lasciate rigorosamente a vista e ha quindi rielaborato le tecniche del tailoring, dalla manica della giacca che diventa mantella, ai piumini XL che sembrano una coperta con tanto di cappello a forma di cuscino, mentre un abito da sera voene realizzato in carta, in un vero atto di sovversione di qualsiasi regola legata alla sartoria. Del resto, senza un briciolo di provocazione, che Moschino sarebbe? Via libera quindi a spille Polaroid o ai biscotti di Pepperidge Farm che vengono prima offerti agli ospiti dello show e con i quali il marchio del gruppo Aeffe realizza poi una borsa in tandem che sfila su una passerella ricoperta di coriandoli neri. Le modelle marciano sulle note di Kylie Minogue e Prodigy tra patchwork di elementi provenienti da altri capi, maglioni che si avvolgono l’uno nell’altro o stampati a fiori.

E' la collaborazione con la britannica Sanderson of London, che reinterpreta quattro delle loro stampe floreali d’archivio 'moschinizzate' per l'occasione, con fiori che sorridono e lampadine che si accendono. Per il gran finale Appiolaza lancia poi un messaggio sociale, voluto già ai tempi da Franco Moschino: 'Sos Save Our Sphere', stampato a lettere capitali su una t-shirt bianca. Un messaggio che lo stilista torna a ribadire uscendo sulla catwalk con una maglia nera con la scritta 'Don't Be Silent'. (di Federica Mochi)

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