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Malagò: "Anomalo cambiare presidente Coni a un anno da Milano-Cortina"

A dodici mesi dai prossimi Giochi invernali, il bilancio del presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano

Giovanni Malagò - Fotogramma
Giovanni Malagò - Fotogramma
01 febbraio 2025 | 11.16
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“Dall’assegnazione sono passati 5 anni e 8 mesi, in cui è successo di tutto: il Covid, le guerre. Tutto questo è andato ad aumentare i costi. E ha complicato il percorso”. Sono le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò, che in un’intervista a Repubblica ha parlato così dell’avvicinamento a Milano-Cortina 2026. “Malgrado tutto – precisa Malagò - abbiamo rispettato la tabella di marcia. Dalla pista da bob alle opere accessorie, c’è soddisfazione per come la barca procede”.

Malagò verso Milano-Cortina 2026

Il presidente del Coni ha toccato vari temi di attualità per le prossime Olimpiadi invernali, ormai distanti solo un anno (la cerimonia di inaugurazione è prevista il 6 febbraio 2026). Tra questi, la pista bob di Cortina, in pieno work in progress: “Sono al lavoro i tecnici, il commissario Saldini è molto coinvolto, il lavoro dell’ad Varnier è eccellente. Lake Placid piano B? Qualcuno ci ha sguazzato e l’ha strumentalizzato per attaccare. Se un’opera è in corso di realizzazione, il Cio obbliga a prevedere un piano B. E Lake Placid era l’unica pista pronta a costo zero tra quelle che ci hanno proposto”. Il numero uno del Coni ha poi parlato anche della possibilità di dover eseguire i test antidoping a Parigi, visti i problemi a completare il laboratorio di Roma: “Non fingerò di non saperne nulla: la partita però è tutta nelle mani del governo e di Sport e Salute, a cui è delegata la realizzazione dell’opera. Sto settimanalmente chiedendo notizie in merito. È un tema simile a quello della pista da bob – precisa Malagò - per questa so che stiamo lavorando anche sabato e domenica per arrivare in tempo. Per il laboratorio non lo so”.

Malagò e la fine del mandato

Le ultime considerazioni del presidente del Coni sono su un’eventuale proroga del suo mandato, in scadenza a giugno: "Mancano cinque mesi alle elezioni del Coni. Il presidente della Repubblica, i presidenti del Consiglio, vengono scelti quando mancano pochi giorni alla scadenza. Ci sono presidenti regionali che si candidano al terzo o al quarto mandato: e uno si preoccupa di Malagò? È curioso. Io dico che dobbiamo ancora conoscere oltre i due terzi dei grandi elettori. In base a chi sarà eletto, uno fa un ragionamento, se c’è chi ti dà sostegno o meno”. La possibilità, in vista di Milano-Cortina 2026, è quella di vedere una convivenza tra Malagò, presidente della fondazione Milano-Cortina, e un nuovo presidente del Coni: “Con le debite eccezioni, vivo di rapporti umani con tutte le persone. Poi, cosa vi devo dire? Per me è un’anomalia. In cinque mesi che tipo di expertise si può avere?”.

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