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Il pattinaggio di velocità a Milano Cortina 2026: regole e programma

Questo sport ha debuttato alle Olimpiadi Invernali nel 1924, con le gare maschili. Le ultime modifiche al programma dei Giochi nel 2018

Francesca Lollobrigida a Pechino 2022 - Fotogramma/IPA
Francesca Lollobrigida a Pechino 2022 - Fotogramma/IPA
16 aprile 2025 | 17.06
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Dal cuore dei Paesi Bassi all'Italia e al centro del mondo. Il ghiaccio si prepara a brillare per regalare agli appassionati emozioni e medaglie scintillanti. Nato in Olanda verso la fine del ‘600 come metodo per spostarsi su fiumi e laghi ghiacciati, il pattinaggio di velocità è uno degli sport più attesi verso Milano Cortina 2026: un duello tra eleganza e potenza, tra il suono tagliente delle lame e il battito dei cuori sugli spalti. Cuori pronti a vivere la magia delle Olimpiadi Invernali.

Il pattinaggio di velocità a Milano Cortina 2026

Ma come prepararsi a vivere le emozioni del pattinaggio di velocità a Milano Cortina 2026? Intanto, la collocazione. A ospitare le gare di questo sport sarà Milano.

C'è poi un discorso sulle distanze. Nel pattinaggio di velocità sono diverse e vengono coperte su un anello di ghiaccio al coperto di 400 metri. Gli eventi alle prossime Olimpiadi Invernali saranno 14 e si va dai 500 m (uomini e donne) alla mass start (maschile e femminile), passando per 1000 m (uomini e donne), 1500 m (uomini e donne), 3000 m (donne), 5000 m (uomini e donne), 10000 m (uomini) e inseguimento a squadre (uomini e donne). Gli atleti sfideranno così il cronometro in prove delicate, da chiudere con grande attenzione alla componente psicologica e all'accuratezza del movimento.

Precisazione ulteriore per l'inseguimento a squadre: qui la nazione avversaria è posizionata dall’altra parte dell’ovale, come punto di riferimento per una serie di sfide nelle singole batterie, fino alla finale.

Le regole del pattinaggio di velocità

Ma come funziona il pattinaggio di velocità? In questo sport, la pista è lunga 400 metri e gli atleti corrono contro il tempo, in un formato a cronometro (un round in cui i concorrenti cercano di stabilire il miglior crono). I pattinatori sono dotati di un sistema particolare, detto “clap”, che consente alla lama di mantenere il contatto con il ghiaccio al termine della spinta.

La mass start è invece una gara in cui si parte tutti insieme e si gareggia contro gli avversari (a differenza delle prove tradizionali svolte con riferimenti di tempo e in batteria). Nell'inseguimento a squadre, ogni team è composto da tre atleti che si sfidano in eliminatorie, per arrivare in finale.

La storia

Il pattinaggio di velocità ha debuttato alle Olimpiadi Invernali a Chamonix 1924 su quattro distanze (500, 1.500, 5.000 e 10.000) con competizioni maschili. A Lake Placid 1932 sono stat inseriti anche gli eventi femminili, ma solo a scopo dimostrativo: questi sono stati poi ufficializzati a Squaw Valley 1960. Le ultime aggiunte riguardano le gare di inseguimento a squadre maschili e femminili (entrate nel programma a Torino 2006) e la mass start (inserita da Pyeongchang 2018).

L'Italia e il pattinaggio di velocità

Ma qual è la tradizione azzurra nel pattinaggio di velocità? Il primo atleta italiano riuscito a vincere una medaglia in questa disciplina è Enrico Fabris: ci riuscì a Torino 2006, con l’oro nei 1.500 metri e nell’inseguimento a squadre e il bronzo nei 5.000 metri. Francesca Lollobrigida è invece la prima atleta della squadra femminile medagliata: per lei, un argento nei 3.000 m e un bronzo nella mass start a Pechino 2022.

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