Milano, 24/11/2020 - Ci troviamo sul Mare Cinese Meridionale, ad ovest del delta del fiume delle Perle, ad un’ora di viaggio circa dalla città di Hong Kong. Siamo a Macao, una metropoli completamente unico nel suo genere, nota per la sua lunghissima storia di incontri e di contaminazioni culturali. Macao è stata infatti per secoli ponte di incontro tra Oriente e Occidente e ancora oggi è una città in perenne cambiamento, variopinta e animata da tante diverse anime. È una città di finanza e di turismo, di immensi casinò e di hotel extra-lusso, ma non solo.
In primo luogo, è importante sapere che Macao si sviluppa nella sua interezza in un territorio che non superai i 30 km², ma vanta circa 650.900 abitanti. È difatti la città con la più alta densità di popolazione del mondo , vantando ben 21.340 abitanti per km². Per rendere bene le proporzioni della cosa, dobbiamo pensare che Napoli, una delle città italiane col la densità abitativa tra le più alte del nostro paese, arriva a contare “solo” 8.500 abitanti per km2.
Macao è stata la prima colonia portoghese in estremo Oriente e l’ultima delle colonie a dichiarare la sua indipendenza dalla nazione europea di riferimento. Nel lontano 1557 i mercanti portoghesi si erano appropriati della città, dopo esservi insediati grazie alla costruzione di diversi porti commerciali. A partire da questo momento il Portogallo avrà un’influenza molto significativa sulla vita della grande capitale commerciale del Mare Cinese Meridionale, che rappresentava, e rappresenta tutt’ora, un punto di riferimento chiave per tutti i mercati del Sud Est Asiatico. L’indipendenza di Macao risale al 1999. A partire da questa data la città rientra tra quelle che sono le regioni amministrative speciali della Repubblica Popolare Cinese. Insieme ad Hong Kong, Macao gode di uno statuto particolare. In questi casi si parla di "un Paese, due sistemi". Il governo cinese ha la responsabilità della difesa del territorio e degli affari esteri, ma la città vanta una sua indipendenza quanto a forze di polizia, sistema giuridico e monetario, politiche doganali e d’immigrazione.
L’autonomia di Macao rispetto al governo centrale di Pechino ha portato ha uno sviluppo economico tutto particolare. Oggi Macao è una città fiorente, tutta proiettata verso il futuro. È una città di investimenti finanziari, nella quale si lanciano continuamente nuovi progetti per nuove infrastrutture e per nuovi collegamenti tra le isole e la terraferma. Tuttavia, tra il brulicare della metropoli avveniristica si può ancora scorgere l’anima più antica di Macao, quella del suo centro storico, che nel 2005 è stato designato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Tante sono le chiese e i palazzi che mostrano il passaggio dei portoghesi. Tra i luoghi più suggestivi in assoluto possiamo annoverare le rovine della cattedrale di San Paolo. Questa chiesa barocca portoghese subì un devastante incendio, che la distrusse quasi interamente. Ne rimane oggi solo la facciata principale, che si erge ieratica e imponente, con un effetto quasi surreale. La cattedrale di San Paolo è diventata così uno dei simboli principali della città, una delle mete più visitate dai turisti di tutto il mondo. Altro edificio molto interessante per la sua valenza storica è la chiesa di San Domenico, il primo edificio di culto cattolico mai costruito in Cina. Troviamo anche edifici civili in stile portoghese, come la casa del Senato e la sua relativa piazza, oppure il parco di Casa Garden, prima proprietà di un mercante portoghese, poi della Compagnia delle Indie orientali. Se vogliamo scoprire invece gli antichi edifici asiatici tradizionali antecedenti al dominio portoghese possiamo visitare il Tempio di A-Ma, il più antico edificio di Macao oggi visitabile, la cui costruzione risale al 1488. Al tempo, dei monaci taoisti avevano deciso di ergere un templio alla divinità principale della città, la dea A-Ma. A questa dea era intitolata tutta la baia su cui si affacciava la città, che in cantonese era chiamata “A-Má Gau". Da questa espressione molto probabilmente i portoghesi derivarono il nome di “Macau”.
Macao oggi è una grande metropoli di altissimi grattacieli e di luci coloratissime. Molti di questi imponenti edifici alberghi e sale da gioco. Non a caso oggi viene definita come la “nuova Las Vegas”. Si stima che il totale delle entrate dei casinò cittadini abbiano ormai ampiamente superato le entrate complessive dei casinò della città del Nevada. Quello del gioco è un mercato fondamentale nell’economia cittadina. Si stima che 1 abitante su 5 a Macao lavori nell’ambito dei casinò. Oggi il gioco vive a pieno le dinamiche di un mondo globale e interconnesso. Il successo dei giochi da casinò online ha avvicinato sempre più persone a questo mondo. Questo ha reso Macao un punto di riferimento per milioni di giocatori asiatici e non solo, sono sempre di più gli occidentali che la visitano. La città è diventata una calamita irresistibile per tantissimi giocatori, al punto che lo stesso governo cinese oggi promuove Macao come uno de fiori all’occhiello del sempre più fiorente turismo cinese. Le architetture avveniristiche dei casinò locali affascinano tutti, anche chi non è solito mettersi alla prova sul tavolo verde. Un giro per Macao è un’esperienza per tutti coloro che vogliono scoprire l’Asia.
Si suggerisce di visitare la città in particolare nel periodo che va tra ottobre e dicembre, per godere di un clima più secco ed evitare le piogge torrenziali che colpiscono stagionalmente queste zone. Si sconsiglia invece di visitare Macao in estate perché il clima caldo e umido della ragione potrebbe rappresentare una dura prova per chi non vi è abituato. In ogni caso non temete, in buona parte degli edifici pubblici e delle case private troverete impianti di aria condizionata che vi faranno dimenticare la torrida afa.
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Gianni Altoni è giornalista, blogger e scrittore freelance. Da sempre amante dei viaggi e delle destinazioni esotiche, parte del suo lavoro ormai da anni riguarda lo scoprire, esplorare e raccontare sotto una luce sempre diversa destinazioni sconosciute al grande pubblico.
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