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M5S, Grillo: "Non voglio deroghe a 2 mandati, principio fondante"

Il garante ai parlamentari del Movimento: "Preso impegno con Draghi e lo manteniamo". Poi ironizza: "Ancora due scissioni e arriviamo al 35%..."

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
27 giugno 2022 | 18.40
LETTURA: 3 minuti

Non voglio deroghe ai 2 mandati, è un nostro principio fondante. Lo avrebbe detto, a quanto apprende l'Adnkronos, il garante del M5S Beppe Grillo nel corso degli incontri avuti alla Camera con i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Oltre a 'blindare' la regola aurea del M5S, il comico genovese avrebbe tenuto un discorso motivazionale: "Avete avuto un'occasione incredibile, ci vuole entusiasmo. Se ci credete, non abbandono nessuno. Ma dovete crederci fino in fondo", il senso delle parole di Grillo.

Non bisogna disperdere le esperienze, ma occorre favorire il passaggio di testimone per crescere, è il ragionamento, apprende l'Adnkronos, espresso dal garante che è tornato a ribadire il suo no a una eventuale modifica della regola del doppio mandato. Tuttavia, raccontano, Grillo non sarebbe contrario all'idea di "tenere" nel Movimento gli eletti che hanno esaurito i mandati elettivi: ma questo, avrebbe osservato il comico, va fatto coinvolgendoli nella "struttura" del Movimento.

Grillo ha ribadito il sostegno al governo di Mario Draghi. Con Draghi il Movimento ha preso un impegno, e quell'impegno lo mantiene. L'esecutivo però, avrebbe rimarcato il garante, "ci deve ascoltare di più". "Non esco dal governo per un c... di inceneritore", avrebbe poi insistito il co-fondatore del Movimento a proposito della norma sull'inceneritore a Roma contenuta nel dl aiuti, invisa al Movimento 5 Stelle.

Quanto a Conte, "abbiamo caratteri diversi ma nonostante questo abbiamo un rapporto ottimo, costruito giorno dopo giorno, io e lui ci sentiamo ogni giorno".

Un passaggio anche sulla recente scissione ad opera di Luigi Di Maio e sul nuovo gruppo 'Insieme per il Futuro' fondato dal titolare della Farnesina. "Nessun rancore per chi è andato via...", avrebbe detto Grillo. "Non mi piace parlare di tradimento, dico semplicemente che non avranno prospettive...".

"Ancora due scissioni e arriviamo al 35%..." avrebbe poi ironizzato nel corso della riunione. "E' una battuta", avrebbe quindi precisato il garante pentastellato davanti ai deputati, alcuni dei quali rimasti spiazzati dalla sua ironia.

Nel corso degli incontri avuti oggi con i deputati del Movimento 5 Stelle, il garante M5S ha sottolineato il suo nuovo ruolo nella comunicazione pentastellata: un incarico, previsto nel contratto da 300mila euro annui siglato due mesi fa con il Movimento, che lo vedrà molto più centrale nelle strategie comunicative della sua creatura. "Metterò a disposizione di nuovo il mio Blog per far conoscere meglio le vostre iniziative", le parole del comico genovese ai parlamentari, alcuni dei quali hanno rimarcato la necessità di un cambio di rotta anche dal punto di vista comunicativo.

Grillo ha ascoltato le doglianze dei suoi parlamentari: "Beppe, vogliono farci fuori dal governo: gli attacchi al reddito di cittadinanza, al superbonus e alle nostre misure più care non sono casuali...". C'è chi evoca il "complotto" per spingere il Movimento fuori dalla compagine governativa che sostiene Draghi. Il garante, riferisce all'Adnkronos chi ha preso parte all'incontro, ascolta, annuisce, prende nota. "Verificherò se tutto questo è vero...".

Poi, rientrando in hotel, interpellato dai cronisti sul doppio mandato, Grillo ha risposto: "Domani spiegheremo tutto...".

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