L'addio del senatore, che passa alla componente 'L'alternativa c'è'. Bugani si sfoga: "15 anni di battaglie per diventare costola di Berlusconi"
Un altro addio nelle file del M5S. Lascia il senatore Emanuele Dessì. "Questa non è più casa mia", si sfoga su Facebook, e scrive: "Ho sperato fino a ieri che qualcosa potesse cambiare, inutilmente. Non sono mai stato d'accordo nel dare la fiducia a questo governo ma ho voluto, con l'assenza il giorno del voto, dare un ulteriore possibilità di ripensamento, soprattutto a me stesso. Lasciare compagni di viaggio a cui voglio un mondo di bene non è facile, 15 anni di storia comune non si cancellano facilmente". "Forse un giorno ci ritroveremo in qualche battaglia insieme, lo spero, oggi però devo andare via. Questa non è più casa mia. Esco dal Movimento 5 stelle con un enorme tristezza nel cuore ma anche con tanta rabbia. Nei prossimi giorni ci sarà modo per parlare e per vederci con chiunque abbia voglia di confrontarsi e di continuare a lottare", conclude.
Il senatore ha lasciato il M5S per aderire alla nuova componente 'L'alternativa c'è'. "Credo - spiega all'Adnkronos - nella necessità di costruire un progetto diverso da quello che c'è adesso. Mi auguro che il governo Draghi faccia bene ma non per me, per il Paese. Noi abbiamo il diritto di porci con spirito costruttivo ma attento: siamo pronti a svolgere un ruolo di sentinella nel Paese. Ci sono istanze che un governo di tutti non può portare avanti, così come non può portarle avanti l'unica opposizione che c'è oggi, ovvero Fratelli d'Italia".
Duro anche l'ex viceministro M5S allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, tra i big del M5S a non essere riconfermato nella squadra di sottogoverno. "Dopo questi mesi di gestione disastrosa del Movimento - scrive - dobbiamo lavorare per risollevarlo per non distruggere un sogno che condividiamo da anni! Non molliamo, il paese soffre causa Covid e la priorità sono i nostri concittadini!". "La meritocrazia e competenza va applicata, non annunciata! Facciamolo per i nostri figli!", scrive Buffagni rispondendo ad un post del consigliere lombardo Gregorio Mammì, che su Facebook ha pubblicato una foto dell'ex viceministro al fianco di Beppe Grillo, lamentando di provare "imbarazzo" per le scelte fatte per quello che "doveva essere il 'governo dei migliori'".
"Ma quale lasciare? Il Movimento è casa mia. Ma è una casa che ultimamente è stata mal tenuta, va risistemata e va fatto in fretta". Così, poi, all'Adnkronos l'ex viceministro allo Sviluppo economico. Buffagni, in viaggio verso Milano, non vuole aggiungere altro per ora, a parte smentire con forza i rumors che lo vorrebbero a un passo dall'addio. "Comunque mi collegherò su Facebook alle 18, ho più di qualcosa da dire...", promette prima di chiudere la telefonata.
E intanto Max Bugani, volto storico del Movimento e capo staff della sindaca di Roma Virginia Raggi, postando su Facebook il titolo dell'intervista in cui il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio 'apre' all'ingresso di Giuseppe Conte nel M5S, definendolo un Movimento 'moderato e liberale', attacca: "15 anni di battaglie per diventare una costola di Berlusconi? Un trionfo. Gianroberto Casaleggio in piazza ci fece scandire il nome di BERLINGUER, non quello di Luigi De Mita". Nello stesso post, Bugani pubblica la foto della descrizione che Wikipedia dà del partito di Forza Italia, definendone l'orientamento politico 'moderato-liberale', definizione che Bugani sottolinea in rosso accostandolo così alle parole del responsabile della Farnesina.
"Il Movimento 5 Stelle non è una forza moderata e liberale, non lo è mai stata e non lo diventerà. Punto". Così su Facebook il senatore M5S Andrea Cioffi, in aperto contrasto con quanto dichiarato oggi da Di Maio.