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In testa alla classifica delle abbreviazioni c’è la parola 'bro
Da una ricerca risulta che il 57% dei cittadini boccia nettamente le parole più comuni dello slang usato dai giovani. In testa alla classifica delle abbreviazioni, acronomini, idiomatismi, inglesismi e quant’altro, che possono rendere una conversazione di fatto incomprensibile ai più, c’è la parola 'bro', abbreviazione dell’inglese brother usata come appellativo tra i coetanei, seguita dall’immarcescibile 'scialla', e da 'boomer'. Non piacciono neanche 'gls' (già lo sai) e amò.
Ma dove si impara lo slang? Il 59% lo assorbe da internet o dai social media; il 43% dagli amici; il 18% dalla famiglia. E se il 13% degli italiani pensa che sia appropriato usare lo slang anche in ambito professionale, solo il 4% avrebbe il coraggio di usarlo davanti al proprio capo.