Il segretario Pd apre la Direzione: "Serve accelerazione su Pnrr, usare fondi bene e con rapidità". Su Forza Nuova: "Volontà del Parlamento chiara, va sciolta"
"Abbiamo vinto le elezioni amministrative, dovunque". Enrico Letta apre la Direzione del Pd sottolineando il successo nell'ultima tornata elettorale. "Noi vinciamo se ci occupiamo della vita dei cittadini, poi di noi stessi - scandisce - Abbiamo vinto per questo. Perché siamo tornati in sintonia con il Paese più profondo".
Poi sull'esecutivo sottolinea: "Avanti con il governo Draghi, lo sosteniamo convintamente". Quanto al Colle, "di Quirinale e di legge elettorale si parla dopo la legge di Bilancio - dice Letta - La scadenza del Quirinale è febbraio, l'ultima cosa è che queste cose finiscano per asciugare le energie. L'impegno di tutti noi è che il sistema politico deve concentrarsi su queste priorità", Pnrr e campagna vaccinale
Il leader dem spiega che "mettere a terra i progetti del Pnrr è una priorità e la principale delle scelte, perché vedo e ho visto in campagna elettorale la grande aspettativa che c'è sul Pnrr e vedo anche che il possibile rischio di un ritardo sui fondi possa trasformare un clima positivo in una situazione complessa. Ma la grande aspettativa può tramutarsi in clima negativo, può diventare un boomerang se non siamo rapidi ed efficaci".
"Noi mettiamo al servizio del Paese tutta la nostra forza e l'impegno a usare bene e rapidamente i fondi del Pnrr. Serve un grande lavoro di accelerazione su questi fondi e credo sia fondamentale. Se non lo faremo oggi, ne pagheremo le conseguenze domani" avverte.
Quanto ai vaccini, "dobbiamo continuare con il piano vaccinale, completarlo con la stessa efficacia che c'è stata fino a oggi. Questo vuol dire confermare quel messaggio che è stata una delle chiavi del successo, anche elettorale, il vaccino è libertà".
Sul fronte pensioni Letta ribadisce che "il sistema delle quote non è lo strumento giusto, c'è bisogno di un meccanismo che con flessibilità possa discernere sul fatto che non siamo tutti uguali. C'è la necessità di arrivare a una soluzione che eviti lo scalone ma intervenga sulle questioni chiave, il lavoro femminile e i lavori gravosi e usuranti".
"Tanti italiani hanno usufruito di quota 100 in pieno diritto, non c'è la volontà di colpevolizzare, anzi. Però dobbiamo avere chiarezza nel sapere che quota 100 affronta un problema che esiste con uno strumento sbagliato, profondamente disuguale, che discrimina tra uomini e donne" dice il segretario Pd.
Letta parla poi di Forza Nuova: "Ringrazio i gruppi parlamentari e le capogruppo Malpezzi e Serracchiani che hanno reso possibile arrivare a un voto a Senato e Camera che ha chiarito che la volontà del Parlamento italiano è quella di uno scioglimento delle formazioni neofasciste" a partire da "Forza Nuova".
"Mai avrei pensato di dover parlare di emergenza democratica, dopo l'assalto alla sede della Cgil - afferma - Da quel momento tutti ci siamo resi conto che non è un episodio e non è un fatto generico o superficiale. Dobbiamo riflettere sul fatto che si moltiplicano episodi in cui c'è uno sdoganamento di alcuni comportamenti, dell'apologia del fascismo, che sono diventati regola diffusa da qualche tempo".
Poi un appello alle forze politiche: "In questa settimana siamo impegnati anche sul fronte del ddl Zan e lo facciamo con determinazione. L'impegno che ci siamo presi con la società italiana, lo vogliamo riaffermare. Domani il voto sulla 'tagliola' chiesto da Fdi e Lega al Senato" se passasse vorrebbe dire il rinvio in commissione del ddl Zan e quindi "vorrebbe dire affossare il provvedimento, sarebbe una pietra tombale - avverte - Io faccio un appello a tutte le forze politiche per evitare questo. Sarebbe uno schiaffo alla maggioranza della società italiana che vuole una risposta sui temi del ddl Zan. Questa risposta la vuole una maggioranza larga degli italiani e soprattutto i giovani".