cerca CERCA
Domenica 13 Aprile 2025
Aggiornato: 00:43
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Sustainability manager for tourism destination, una nuova figura da formare dal 2025

Nasce in risposta alle nuove sfide del settore grazie al progetto 'Wenatour', sovvenzionato dal programma Erasmus+ e realizzato da 12 partner provenienti da 5 paesi

Sustainability manager for tourism destination, una nuova figura da formare dal 2025
09 aprile 2025 | 14.24
LETTURA: 4 minuti

Si chiama 'Sustainability manager for tourism destinations' ed è una nuova figura professionale che verrà formata a partire dal 2025 per accompagnare le destinazioni ad adottare un modello di sviluppo inclusivo, sostenibile e resiliente con al centro il benessere dei territori e dei visitatori, attraverso una gestione basata su approcci sistemici e partecipativi. Questa figura nasce in risposta alle nuove sfide del turismo grazie al progetto 'Wenatour', sovvenzionato dal programma Erasmus+ e realizzato da 12 partner provenienti da 5 paesi, tra cui Etifor, B Corp e spin-off dell’Università degli Studi di Padova, promotore dell’iniziativa e responsabile del settore ricerca al suo interno.

Si tratta di un professionista dalle competenze trasversali e ibride, capace di creare e gestire piani di sostenibilità, coordinare investitori, coinvolgere comunità locali e mettere in atto azioni di rigenerazione non solo ambientale ma anche del tessuto economico-sociale. Il percorso formativo, gratuito e aperto a studenti e professionisti previa iscrizione sul sito wenatour.eu, prevede quattro diverse fasi.

L’offerta didattica, oltre che preparare sulle complesse tematiche della gestione della destinazione, propone diversi temi innovativi, quali: la certificazione di sostenibilità come volano di sviluppo, i nuovi mercati emergenti che possono dare una visione nuova del turismo come pratica che rigenera comunità, ambiente e territorio, digitalizzazione del settore, turismo del benessere in natura e integrazione tra turismo e welfare aziendale. Le competenze acquisibili col progetto Wenatour, che andranno a comporre la nuova figura professionale, spaziano dal management e problem solving alla costruzione di network multidisciplinari tra pubblico e privato, dalla capacità di leggere e interpretare fenomeni presenti e trend futuribili alla misurazione degli impatti delle iniziative create, dalla sperimentazione alla costruzione di best practice codificabili e replicabili.

Un’indagine di Etifor effettuata a supporto del progetto Wenatour analizza il contesto e i trend del turismo che definiscono il perimetro d’azione del Sustainability manager for tourism destinations. In particolare, crescono il turismo di prossimità e l’attenzione all’uso di mezzi di trasporto a basso impatto, il green care tourism, ovvero il turismo che riconosce la natura come fonte di benessere psicologico, fisiologico e sociale, la tendenza ad inserire il turismo come forma di welfare aziendale, il bleisure (business + leisure) con il 60% dei viaggiatori d'affari europei che prevede di unire lavoro e turismo nei prossimi due anni, e il nomadismo digitale, con impatti economici e sociali molto dibattuti, quali gentrificazione e aumento dei prezzi locali.

L'Europa è leader mondiale nell'offerta di visti per nomadi digitali a 19 Paesi. Tra i nuovi modelli di accoglienza che influiscono sulle scelte dei viaggiatori, si consolidano il turismo accessibile e flessibile accanto al turismo sostenibile e rigenerativo, ritenuto un driver importante dall’80% dei turisti (il 74% desidera più opzioni di viaggio sostenibili e certificate). Contestualmente, aumentano le ricerche di esperienze autentiche legate al territorio e si destagionalizzano i momenti di vacanza, spingendo le destinazioni ad adattare le proprie strategie. Anche l’intrattenimento gioca un ruolo fondamentale nella scelta delle mete: l’impatto dei content creator è sempre più rilevante e il 'set-jetting', i viaggi ispirati da film e serie tv, sta guadagnando popolarità. Anche se aumenta la consapevolezza ambientale, i viaggiatori spesso non cambiano realmente il loro comportamento per via dei costi elevati o della mancanza di informazioni. Inoltre, alcune offerte turistiche si presentano come sostenibili senza esserlo realmente, aprendo le porte anche a fenomeni di greenwashing che possono gettare ombre e consolidare pregiudizi sull’intero comparto.

La strategia europea per la transizione del turismo a modelli più sostenibili prevede una gestione basata sui dati e sull’IA per monitorare e ridurre gli impatti oltre che per prevenire e gestire le crisi, ed è suddivisa in cinque aree: regolamentazione e governance pubblica, ovvero migliorare l’accesso ai dati e l’integrazione della sostenibilità nelle statistiche turistiche; supportare le pmi nel miglioramento delle competenze e delle infrastrutture sostenibili per dare forma alla transizione verde e digitale; promuovere strategie di turismo sostenibile nelle regioni remote e nelle regioni protette o danneggiate dagli eventi climatici per mettere in moto meccanismi di resilienza; incentivare investimenti pubblici e privati; monitoraggio e co-implementazione, cioè valutare i progressi della transizione e rivedere misure e obiettivi. Il nuovo percorso di sviluppo turistico europeo dovrà inoltre allinearsi alle principali strategie Ue, come la Eu strategy for sustainable tourism, il Transition pathway for tourism, il Green Deal e l’Agenda Digitale, l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza