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Giovani, Erasmus Network Italia: "Lavorare con istituzioni per far sentire istanze studenti"

Così Gaia Tamasi, presidente di Erasmus Network Italia, alla vigilia dell’inaugurazione della sedicesima edizione dell’Incontro Culturale Erasmus

Gaia Tamasi
Gaia Tamasi
07 novembre 2024 | 15.55
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“La recente strategia per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore in Italia ha posto il nostro Paese in una posizione favorevole per continuare su questa strada. Abbiamo individuato alcuni punti su cui si può continuare a lavorare e, come Erasmus del Network Italia, ci mettiamo in prima linea e siamo disponibili per continuare a lavorare con le istituzioni, per fare in modo che le istanze degli studenti e delle studentesse internazionali vengano ascoltate e che l'Italia continui ad essere una meta per tutti coloro che vogliono studiare nel nostro Paese”. Così Gaia Tamasi, presidente di Erasmus Network Italia, alla vigilia dell’inaugurazione della sedicesima edizione dell’Incontro Culturale Erasmus. Fondato nel 2008, l’evento rappresenta una tradizione consolidata per celebrare i valori di unità, diversità e cooperazione interculturale che caratterizzano il programma Erasmus.

“Si deve continuare a lavorare - continua Tamasi - sull'integrazione culturale degli studenti, sull’accessibilità di questi programmi, sull’aumento degli strumenti utili a colmare le disparità tra studenti e sulla strutturazione di programmi formativi sempre più inclusivi accessibili. Quest'anno la nostra associazione Erasmus Network Italia ha compiuto 30 anni, durante i quali i rapporti con le istituzioni sono stati coltivati e portati avanti. Ci sono poi l'Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, con cui collaboriamo costantemente e che ci supporta anche a livello locale per migliorare sempre di più i rapporti con le loro università, e il Consiglio nazionale dei Giovani, dove possiamo portare le istanze degli studenti internazionali per amplificare la loro voce”.

“Quest'anno - spiega - abbiamo ricostruito, in maniera sempre più sinergica, il rapporto con l'ufficio in Italia del Parlamento europeo e la rappresentanza della Commissione europea, che ci hanno aiutato ed hanno collaborato con noi allo sviluppo dell'evento di celebrazione dei 30 anni e, per quanto riguarda i Ministeri quest’anno abbiamo approfondito i rapporti con il Ministero dell'Università della ricerca e quello degli Affari esteri”.

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