Le misure messe in campo dall'azienda per fronteggiare l'emergenza Covid-19
"Fin dall’inizio di questa emergenza, ci siamo attivati per garantire il benessere e la sicurezza dei nostri associati (come definiamo i dipendenti per sottolineare la cultura della co-responsabilità e condivisione di intenti), avviando un’unità di crisi, fondata su 3 principi: 'associate first', con l’obiettivo di assicurare ai nostri associati il massimo della sicurezza, responsabilità, uno dei 5 principi (qualità, responsabilità, efficienza, libertà) su cui si fonda l’azienda e che abbiamo tradotto nell’impegno a contenere il contagio e continuità delle operazioni di business, perché anche nei momenti di crisi agiamo coerentemente con il nostro purpose 'Il mondo che vogliamo domani inizia da come facciamo business oggi'". Così, con Adnkronos/Labitalia, Cristiana Milanesi, people & organization director Mars Italy and global customers Mars Inc sulle misure messe in campo dall'azienda per fronteggiare l'emergenza Covid-19.
Mars Italia è la consociata Mars che commercializza alcuni dei marchi del gruppo sul territorio italiano, ha sede ad Assago (Milano) e impiega circa 220 associati (così sono definiti i dipendenti), con un fatturato di circa 300 milioni di euro e nei mesi scorsi nella classifica 'Great Place to Work 2020' è risultata la terza migliore azienda in cui lavorare in Italia.
"La situazione attuale -spiega Milanesi non ci ha trovato impreparati, grazie a una cultura molto radicata di smart working che, tra i primi in Italia, abbiamo adottato da più di 10 anni. Questo è stato possibile grazie alle nostre capacità manageriali, che misurano le persone sul merito e non sulla logica del controllo, alla forte preparazione digitale, affiancata da investimenti tecnologici costanti che consentono di supportare realmente questo modo di lavorare e alla buona pratica, per cui siamo abituati ad alternare presenza fisica in ufficio a lavoro da casa", sottolinea.
E Mars ha puntato, anche nell'emergenza, sul mantenimento di quelle caratteristiche che ha sviluppato in questi anni. "L’azienda inoltre -spiega ancora Milanesi- ha attivato una task force interna operativa proprio sul tema 'come essere un Great Place to work anche in emergenza', fornendo la possibilità a tutti gli associati, su base volontaria, di prendere parte al gruppo inter-funzionale 'Be Well, Be Kind, Be Capable, Be Tuned', capitanato dai manager e organizzato per squadre, per lavorare su temi quali il benessere degli associati, la tutela e la prevenzione della salute, la solidarietà, la responsabilità sociale e lo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare il mondo che ci attende nel post emergenza", aggiunge.
E per la Fase 2 "la sfida è stata fin dal principio -spiega Milanesi- quella di ripensare in modo strategico ed efficiente la riorganizzazione delle risorse; per questo abbiamo lanciato l’iniziativa 'Talento Sospeso', che vede gli associati che appartengono a team con carichi di lavoro minori, perché appartenenti a funzioni più bloccate dall’emergenza, mettersi a disposizione delle altre. I benefici del programma sono stati: la possibilità di avviare progetti da tempo desiderati, ma che a risorse costanti non saremmo stati in grado di sostenere e l’opportunità unica per i nostri associati di fare un’esperienza crossfunzionale, sfruttando un tempo che sarebbe stato di latenza", sottolinea ancora.
"Infine, è stato portato nuovo valore all’azienda, grazie alla crescita delle risorse. Il nostro obiettivo, per la fase 2, è quello di ripartire mettendo la sicurezza al primo posto, attuando un approccio graduale e cauto di test & learn, non vogliamo correre rischi non necessari; e rivedendo ogni settimana i piani attuati per intraprendere nuove azioni e misure, sempre nel rispetto dei nostri principi", aggiunge.
E il futuro guarda sempre all'innovazione. "Mars non cesserà di puntare sui propri associati, essenziali per la crescita aziendale; è proprio questo modo di vedere le cose -spiega ancora Milanesi- che ha ci ha permesso negli anni di essere riconosciuti come Leader tra i migliori luoghi di lavoro, certificati da 'Great Place to Work®', classifica in cui quest’anno Mars si è confermata sul podio, prima tra le aziende del largo consumo. Anche nel prossimo futuro quindi continueremo a valorizzare il talento e la diversità; a dimostrazione di questo, un organico composto al 52% da donne e un board of director per metà al femminile; risultati resi possibili da politiche di smart working consolidate che hanno aiutato le donne ad emergere", continua.
E anche secondo Mars la pandemia cambierà l'organizzazione del lavoro e anche il modo di fare impresa. "Siamo convinti che il concetto di ufficio muterà e la sfida sarà proprio quella di guidare il cambiamento nella diversità, tenendo ben presente il fatto che ognuno dei nostri associati ha sensibilità, personalità ed esigenze diverse che sarà necessario conciliare, per creare una nuova realtà funzionale ed equilibrata; per questo abbiamo pianificato delle sessioni di confronto in cui saranno coinvolti manager e associati", aggiunge Milanesi.
"Anche Mars ha dovuto affrontare diverse criticità -spiega ancora Milanesi- ma il nostro punto di forza è stato scegliere di anticipare anziché reagire all’emergenza e soprattutto scegliere di agire velocemente, seguendo le misure autotutelative che abbiamo sempre attuato e che ci hanno permesso di mettere in sicurezza le persone, anticipando i decreti e agendo di concerto con nostri fornitori e clienti. Recentemente abbiamo condotto con il Gptw Institute un’indagine internata, mirata e anonima, sull’impatto di questa emergenza sui nostri associati: il 99% dei partecipanti è risultato molto soddisfatto di come abbiamo gestito la crisi, e addirittura il 100% sostiene che abbiamo fatto il massimo per contribuire alla sfida collettiva di ridurre il contagio nel Paese; un riconoscimento che ci rende orgogliosi, in primis, come cittadini", conclude.