"Dopo l’ordinanza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ottenuta il 18 maggio dello scorso anno dagli avvocati dell’Anief Ganci, Miceli, Rinaldi e Zampieri, che ha costretto il Governo italiano a riconoscere la c.d. 'carta elettronica' anche ai supplenti annuali, l’ufficio legale dell’Anief ottiene una nuova clamorosa remissione alla Corte di Giustizia, riguardante stavolta la natura discriminatoria del mancato computo del servizio svolto nelle scuole paritarie in sede di ricostruzione della carriera". E' quanto si legge in una nota di Anief.
"La remissione ottenuta dai legali dell’Anief riveste una particolare rilevanza in quanto interviene dopo che la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale avevano avallato il mancato computo del servizio di insegnamento nelle scuole paritarie, nonostante l'identità del piano dell'offerta formativa, dei titoli di studio rilasciati e della natura del servizio espletato, e ciò per l’assenza di un preciso adeguamento del legislatore dopo la norma approvata nel 2000 sul servizio nazionale di istruzione", prosegue la nota.
Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale, "l’Anief non si è arresa e ha continuato la sua azione sia in sede parlamentare, chiedendo specifiche modifiche all'ultimo decreto-legge salva-infrazioni, sia in sede giudiziaria, intervenendo in tutte le cause proposte dai docenti della scuola paritaria volte ad ottenere il computo dell’insegnamento espletato con contratti a termine nelle Scuole paritarie ai fini della ricostruzione della carriera", continua il sindacato.
"L’azione dell’Anief è stata ancora una volta ripagata dai giudici, in quanto il Tribunale di Padova, con ordinanza pubblicata nel mese di agosto, ha finalmente accolto l’istanza di remissione alla Corte di Giustizia Europea in ordine al contrasto con la normativa eurounitaria del mancato computo del servizio espletato nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione della carriera. In attesa della prossima decisione della Corte di Giustizia Europea, Anief mette a disposizione il modello gratuito di diffida ai propri iscritti per interrompere la prescrizione e ricorda come sia possibile pre-aderire gratuitamente ai ricorsi per richiedere la piena valorizzazione del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione della carriera", conclude la nota di Anief.