"L'amore cambia. Quando è agli inizi non ci pensi: che un giorno quella differenza d'età vi dividerà per forza di cose, che tra voi ci sarà la vecchiaia, e che sarà abissale". Federica Vincenti, moglie di Michele Placido, racconta così a 'Vanity Fair' il rapporto con il regista, al quale è legata da 17 anni. 36 anni lei, 71 lui, la coppia si è sposata cinque anni fa e ha un figlio, Gabriele.
Sulle pagine del settimanale, l'attrice spiega che tra loro la differenza d'età "si è allargata, piano piano. Fino a farsi voragine, non a distruggerci, ma a governare lei". "Da qualche tempo il mio corpo mi stava parlando, ma io non ero capace di ascoltarlo" dice Vincenti ricordando di un periodo in cui aveva "spesso mal di stomaco". "Ero sempre contratta, nervosa, in ansia", dice. Poi grazie all'aiuto della "psicobiorisonanza" ha riscoperto l'amore per il pianoforte "come fosse un uomo che hai tenuto lontano, con cui non hai mai concretizzato".
Una passione che però Placido ha preso "così e così". "Non la vede molto di buon occhio - spiega l'attrice -. Ma è naturale vada così: l'amore cambia. Quando è agli inizi non ci pensi: che un giorno quella differenza d'età vi dividerà per forza di cose, che tra voi ci sarà la vecchiaia, e che sarà abissale". "Cambia il corpo, cambiano i muscoli, le forze - prosegue -. Cambia la testa, può togliere i pensieri e il ricordo a un uomo che ha fatto la cultura nel mondo al pari di mostri d'intelletto come Monicelli, Albertazzi. Cambiano i desideri".
Anche le voglie, spiega, "non sono più comuni". "È raro che usciamo - racconta ancora - ma l'altra sera per esempio eravamo a un concerto di Ermal Meta. Ballavo. Mi ha guardato: 'Fede, ma che stai a fà? Che te balli?'". "Lo dico con la luminosa indulgenza di chi sa che non è colpa di nessuno - aggiunge - a 70 anni l'uomo della mia vita e padre di mio figlio resta l'uomo della mia vita e il padre di mio figlio anche nell'allontanarci, anche a stagione dell'amore finita, perché comunque resta che io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica".