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Barbareschi: "Senza fondi ministeriali, teatro Eliseo non può andare avanti"

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15 marzo 2017 | 17.05
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"L'Eliseo chiuderà a fine stagione, le compagnie verranno saldate. Ma il problema è che oggi noi stiamo chiudendo le prossime stagioni. Ho già preparato quelle del 2017 e del 2018 e allestito tutto per il centenario, ma così non posso andare avanti". Lo ha annunciato Luca Barbareschi, direttore artistico del teatro Eliseo, nel corso della conferenza stampa che ha convocato oggi denunciando "l'inerzia delle istituzioni" e sottolineando che "senza le sovvenzioni ministeriali, non date per tre anni, è impossibile che questo teatro stia in piedi".

Barbareschi ha lanciato un appello al ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ricordandogli che "non esistono bacchette magiche, ma strumenti ministeriali per aiutare il teatro. Altrimenti l'Eliseo non sopravviverà". Fondi pubblici che Barbareschi rivendica dal momento che, in un emendamento del Milleproroghe, era stato previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro per l'Eilseo, passato alla Camera ma poi stralciato al Senato. Si tratta, ha spiegato Barbareschi, "di un emendamento fatto per permettere all'Eliseo di sopravvivere. Franceschini ci aveva detto che c'erano 4 milioni di euro per il teatro".

Un teatro che, ricorda il direttore artistico, "costa 4 milioni di euro all'anno" e il contributo del ministero dovrebbe equivalere "a un 'una tantum' per le 2 stagioni passate e per quella attuale. Ora riceviamo solo 480mila euro di Fus all'anno". La chiusura del teatro Eliseo per Roma potrebbe equivalere "a un colpo mortale per una città imbarbarita, sporca, abbandonata, con un sindaco inesistente", ha scandito Barbareschi che ha poi aggiunto che in Comune "non sanno che cosa sia l'Eliseo. In teatro non ho mai visto un esponente dei Cinque stelle".

"Ma qui c'è gente preparata e questo teatro in due anni ha triplicato l'affluenza, è pieno e funziona. Siamo belli ma non siamo politici. Finiremo la stagione - ribadisce Barbareschi - e ora stiamo già programmando i prossimi due anni. Per cui, a brevissimo, il ministro Franceschini ci deve dire se vuole chiudere il teatro o meno. Sceglierà lui".

MIBACT - La Direzione Generale Spettacolo del Mibact "precisa che, secondo quanto previsto dal sistema normativo, il sostegno alla prosa avviene tramite l’approvazione di progetti triennali da parte di una commissione consultiva indipendente composta da esperti e di criteri oggettivi attraverso un sistema comparativo tra soggetti appartenenti a categorie omogenee su tutto il territorio nazionale. Nel 2015, primo anno del triennio, la nuova gestione del teatro Eliseo afferente alla Casanova srl ha riaperto il teatro solo il 29 settembre, potendo esibire, quindi una programmazione e un calendario molto più breve di quello degli altri analoghi organismi". Lo afferma il Mibact in una nota.

Ciò nonostante "la Direzione Generale dello spettacolo, sentita la commissione, ha assegnato un contributo di 481.151 euro, tenendo conto quindi dei lavori in corso e dando la massima fiducia alla proposta culturale e artistica del teatro". Il contributo, sottolinea il Mibact, "è stato incrementato nel 2016 a 514.831 euro e nello stesso anno sono state erogate ulteriori risorse pari a 250.000 euro per il progetto speciale 'Generazioni' per trasformare lo storico spazio storico del teatro in una sorta di 'Beaubourg' cittadino ed estendere la programmazione al teatro di Tor Bella Monaca".

"Si tratta - specifica il Mibact - dello stanziamento in assoluto più consistente fra i 13 progetti speciali approvati nel 2016 che porta il sostegno del ministero ad oltre 1,2 milioni di euro in due anni e colloca l’Eliseo nella media degli altri Teatri di Rilevante Interesse Culturale per finanziamenti ricevuti. Tali risorse nel 2017 potranno ulteriormente essere incrementate nella parte ordinaria e accresciute nell’ambito di eventuali altri progetti speciali", conclude il Mibact.

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