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L'abbigliamento del presidente ucraino diventa un tema alla Casa Bianca. Un anno fa il leader M5S: "Qualche volta può mettere anche abiti civili"
"Non ce l'ha un vestito?". L'abbigliamento di Volodymyr Zelensky, nella giornata della lite con Donald Trump alla Casa Bianca, è diventato un argomento di discussione. In passato, anche in Italia la tenuta di Zelensky è stata giudicata poco adeguata per eventi ufficiali.
Per l'incontro con il presidente degli Stati Uniti, il presidente ucraino ha scelto la sua tenuta abituale, sempre utilizzata dall'inizio della guerra: pantaloni militari e felpa con l'emblema delle forze armate ucraine. "Si è vestito elegante", ha detto Trump accogliendo l'ospite alla Casa Bianca.
Nel meeting infuocato, terminato tra accuse e minacce, c'è stato spazio anche per la domanda di un giornalista: "Non ce l'ha un vestito?", Brian Glenn, un reporter del network Real America’s Voice, dichiaratamente pro Trump, e compagno della deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene.
"Credo che il modo migliore per aiutare Zelensky è di dirgli che qualche volta può mettere abiti civili". Parole vergognose che fanno ribrezzo. #Conte #dimartedì pic.twitter.com/w8CdleM1vM
— Cad Bane (@_Brick_Block_) February 28, 2024
In passato, anche in Italia una figura di rilievo del panorama politico ha acceso i riflettori sull'abbigliamento di Volodymyr Zelensky. Giuseppe Conte, leader del M5S, un anno fa si espresse così nella trasmissione DiMartedì su La7: "Credo che il modo migliore per aiutare Zelensky e la popolazione ucraina è anzitutto dirgli che qualche volta può mettere anche abiti civili, nonostante sia un paese in guerra. Perché presentarsi sempre a qualsiasi summit con abiti militari... secondo me dà anche un'immagine... Cioè noi dobbiamo lavorare per un negoziato di pace...".