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Mpox è stato dichiarato emergenza sanitaria globale per 2 volte in 2 anni
L'Mpox, già vaiolo delle scimmie, resta un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic). "L'impennata di Mpox continua a soddisfare i criteri" che definiscono una Pheic, "stabiliti nel Regolamento sanitario internazionale (Ihr)", annuncia oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la terza riunione del Comitato di emergenza Ihr sul tema, che si è tenuta il 25 febbraio.
Gli esperti del comitato hanno consigliato al Dg Oms di estendere l'emergenza globale, alla luce del "continuo aumento dei numeri" di Mpox "e della diffusione geografica, della violenza" dell'epidemia "nella Repubblica democratica del Congo orientale, nonché della mancanza di finanziamenti per attuare il piano di risposta". Tedros ha accolto il suggerimento.
A far scattare la dichiarazione di Pheic, il 14 agosto 2024, era stata l'impennata di casi di Mpox registrata la scorsa estate in particolare nella Repubblica democratica del Congo, spinta dal diffondersi - poi anche in altri Paesi africani vicini - di un nuovo ceppo virale, il clade Ib, che si temeva essere più aggressivo. Mpox è stato dichiarato emergenza sanitaria globale per 2 volte in 2 anni. La prima nel luglio 2022, quando epicentro dell'epidemia erano stati diversi Paesi europei dove aveva cominciato a circolare un altro ceppo del virus, il clade II. Quell'emergenza è stata poi chiusa a maggio 2023.