"Garantirà che i valori americani di libertà e indipendenza siano trasmessi in tutto il mondo in modo equo e accurato", ha scritto il tycoon
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto sul suo Truth Social che sarà Kari Lake il nuovo direttore di 'Voice of America', servizio ufficiale radiotelevisivo del governo americano che ha una programmazione in 49 lingue e che ogni settimana conta circa 354 milioni di spettatori. Dopo aver perso la corsa al Senato in Arizona, Lake "garantirà'', secondo quanto scritto da Trump, ''che i valori americani di libertà e indipendenza siano trasmessi in tutto il mondo in modo equo e accurato, a differenza delle bugie diffuse dai media che diffondono fake news". La sua nomina verrà ufficializzata ''presto'', ha promesso il tycoon.
Lake, 55 anni, ha dichiarato a 'X' di essere "onorata" dall'annuncio di Trump. Nessun commento, invece, da parte dell'attuale direttore di Voice of America Michael Abramowitz. "Sotto la mia guida, Voice of America eccellerà nella sua missione: raccontare i successi dell'America in tutto il mondo", ha affermato Lake su 'X'. "Grazie per aver riposto la vostra fiducia in me, Presidente Trump. Non vedo l'ora di guidare Voice of America e non vedo l'ora di iniziare", ha aggiunto. Lake ha lavorato come conduttrice di notiziari in Arizona per oltre 20 anni presso Ksaz, la filiale di Phoenix Fox.
Durante la campagna elettorale, Lake si è dimostrata una fedele alleata di Trump e una feroce critica dell'industria dei media. Ha spesso accusato i giornalisti di diffondere "fake news" e ha cercato di screditarli, sostenendo che i reporter hanno "passato gli ultimi otto anni a mentire sul presidente Donald Trump".
Sul sito Internet di Voice of America si legge che la missione del network è quella di ''fornire una copertura completa delle notizie e dire al pubblico la verità". Sempre sul suo sito Web si legge che una delle linee guida di Voice of America ''proibisce l'interferenza di qualsiasi funzionario del governo degli Stati Uniti nel reporting obiettivo e indipendente delle notizie, salvaguardando così la capacità dei nostri giornalisti di sviluppare contenuti che riflettano i più alti standard professionali del giornalismo, liberi da interferenze politiche''.