cerca CERCA
Venerdì 21 Febbraio 2025
Aggiornato: 02:03
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Usa, Senato conferma nomina Patel a direttore Fbi

Con 51 voti favorevoli e 49 contrari, il fedelissimo di Trump prende il posto di Chris Wray, che il tycoon aveva nominato nel 2017 e che aveva promesso di licenziare non appena tornato alla Casa Bianca

Kash Patel  - (Ipa)
Kash Patel - (Ipa)
20 febbraio 2025 | 21.13
LETTURA: 3 minuti

Con 51 voti favorevoli e 49 contrari, il Senato ha confermato Kash Patel come direttore dell'Fbi, nonostante la resistenza di due senatrici repubblicane, Susan Collins del Maine e Lisa Murkowski dell'Alaska, che si erano unite ai 47 democratici per votare contro la sua nomina.

Fedelissimo di Trump che vuole colpire il 'deep state'

Patel, fedelissimo di Donald Trump, prende il posto di Chris Wray, il capo dell'Fbi che il tycoon aveva nominato nel 2017 e che aveva promesso di licenziare non appena sarebbe tornato alla Casa Bianca. Wray si è dimesso a gennaio e Patel è stato scelto da Trump per colpire i "gangster governativi", portando con sé le liste di proscrizione per colpire il 'deep state'. "Kash ha fatto un lavoro incredibile durante il primo mandato", ha scritto Trump alla fine di novembre in un post in cui affermava che Patel, che nella sua prima amministrazione aveva avuto incarichi al Pentagono e al consiglio di Sicurezza nazionale, avrebbe riportato "fedeltà, coraggio e integrità nell'Fbi".

La rapida ascesa del 44enne è dovuta alla sua totale lealtà a Trump e alla sua dichiarata volontà di vendicarsi contro gli avversari del tycoon all'interno della struttura federale. Avvocato figlio di genitori indiani fuggiti negli anni '70 dall'Uganda, quando Idi Amin ordinò l'espulsione della minoranza indiana, e rifugiati prima in Canada e poi a New York, da oscuro collaboratore di Capitol Hill è arrivato ai vertici della sicurezza americana. Il suo programma, Patel lo ha dettagliato nel libro intitolato 'Government Gangsters: The Deep State, the Truth, and the Battle for Our Democracy' (Gangster governativi: il deep state, la verità e la battaglia per la democrazia) in cui invoca "un ampio repulisti" all'interno del dipartimento di Giustizia, da cui dipende l'Fbi, che in questi anni avrebbe protetto i democratici colpendo invece i repubblicani.

Al momento dell'uscita, Trump lodò il libro come "il piano per riprendere la Casa Bianca e rimuovere questi gangster dal governo". Il testo conteneva una vera a propria lista di funzionari da colpire, alcuni dei quali avrebbero già preso precauzioni e contattato legali. Tra questi probabilmente anche funzionari dell'Fbi il cui quartier generale dovrebbe essere secondo Patel smantellato a trasformato in un 'museo del deep state'. Nel mirino di Patel rischiano di finire anche giornalisti, come lui stesso ha dichiarato in un'intervista a 'War Room', il podcast di Stephen Bannon, guru alt right fedelissimo di Trump. "Sarete perseguiti, che sia penalmente o civilmente, lo decideremo", la sua minaccia rivolta direttamente ai media.

Tra il 2021 e il 2023, Patel ha avuto anche un suo show, "Kash's Corner", su Epoch Times, sito di informazioni internazionali di estrema destra noto per le sue teorie complottiste, fondato nel 2000 da John Tang ed altri sino americani affiliati al movimento religioso Falun Gong, schierati dal 2020 con Trump. Ed è stato nominato direttore del board di Trump Media Technology Group, la società che controlla Truth Social, il social media creato da Trump.

Cruciale per l'ascesa politica di Patel è stato l'incarico assunto nel 2018 come collaboratore di Devin Nunes, il repubblicano allora capo della commissione intelligence della Camera che avviò un'inchiesta per screditare il Russiagate, l'indagine sulle collusioni tra la campagna di Trump e la Russia. Patel si fece notare come l'autore del memo in cui sosteneva che l'Fbi aveva abusato del Foreign Intelligence Surveilance Act per mettere sotto controllo i consiglieri dell'allora candidato repubblicano, concludendo quindi che l'intera indagine non era valida.

Nel 2019 viene quindi chiamato a lavorare nell'amministrazione, diventando capo dello staff del Pentagono e poi direttore del anti-terrorismo al National Security Council e ancora vice capo del National Intelligence. Negli ultimi mesi della sua prima presidenza, Trump voleva farlo diventare vice direttore della Fbi, ma venne bloccato dal Segretario alla Giustizia che, è stato riferito, avrebbe detto al presidente che avrebbe "dovuto passare sul suo cadavere" per farlo.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza