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Usa-Russia, via a dialogo senza Ucraina. Macron: "Pronto a incontrare Putin"

A Riad vertice senza Zelensky. Il presidente francese: "Non mando soldati in Ucraina"

Sergei Lavrov e Marco Rubio
Sergei Lavrov e Marco Rubio
19 febbraio 2025 | 00.08
LETTURA: 3 minuti

Stati Uniti e Russia si siedono al tavolo a Riad, in Arabia Saudita, per aprire ufficialmente il dialogo sulla guerra in Ucraina e porre le basi per l'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. Washington e Mosca parlano mentre Kiev rimane a guardare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si ritrova all'angolo, quasi come l'Europa che cerca un posto a tavola e una strategia comune con il secondo summit convocato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron.

Macron: "Pronto a parlare con Putin"

''Trump può riavviare un dialogo utile con Putin'', dice Macron, pronto a scendere in campo in prima persona nella fase negoziale. "Se il presidente Putin mi chiama, ovviamente risponderò. Quando sarà opportuno nel ciclo dei prossimi negoziati, ovviamente gli parlerò di nuovo, se sarà utile alla situazione", dice il leader dell'Eliseo.

Il tema del'invio di soldati europei in Ucraina viene ciclicamente riproposto. ''La Francia non ha intenzione di inviare truppe di terra, belligeranti, al fronte in territorio ucraino'', dice Macron alla stampa regionale. Tra le soluzioni per fornire garanzie di sicurezza a Kiev nel quadro di un possibile accordo di pace con Mosca, ci sarebbe quella di "inviare esperti o addirittura truppe, ma fuori da qualsiasi zona di conflitto, per sostenere gli ucraini in un accordo di solidarietà. E' quello che stiamo pensando di fare con gli inglesi ", aggiunge.

Oggi nuovo vertice a Parigi

Dopo il vertice di lunedì, a cui ha preso parte anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi a Parigi va in scena il bis: un'altra riunione sull'Ucraina e sulla sicurezza con la partecipazione di altri leader europei e non. L'approccio comune è indispensabile perché la Russia rappresenta ''una minaccia esistenziale per l'Europa''.

Come esempi della minaccia russa, il presidente francese cita "attacchi informatici, tentativi di manipolazione elettorale, gravissimi atti antisemiti nel nostro Paese organizzati dai russi e le pressioni migratorie in Polonia. Non pensate che l'impensabile non possa accadere, compreso il peggio", afferma.

Toni e concetti in gran parte condivisi da Zelensky, lo 'sconfitto' della giornata. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs) aveva chiesto al presidente ucraino di partecipare ai colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, ma sia gli americani sia i russi hanno insistito affinché i colloqui si svolgessero senza gli ucraini, riferisce la European Pravda citando fonti.

Zelensky all'angolo

Il presidente ucraino stigmatizza il meeting di Riad e rinvia la visita in Arabia: ci andrà a marzo. Intanto, parla di "colloqui tra rappresentanti della Russia e rappresentanti degli Stati Uniti d'America. Sull'Ucraina, ancora sull'Ucraina e senza l'Ucraina", dice dalla Turchia, invocando colloqui "equi" con la partecipazione di Ue, Gran Bretagna e Turchia.

"L'Ucraina e l'Europa in senso lato - ossia includendo l'Unione Europea, la Turchia e il Regno Unito - dovrebbero essere coinvolte nelle discussioni e nello sviluppo delle garanzie di sicurezza necessarie con l'America per quanto riguarda il destino della nostra parte del mondo", dice.

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