Intercettato per la prima volta un missile antinave ucraino Neptune e due missili anti-radar Harm
Due droni ucraini sono stati distrutti oggi dalle difese aeree della Russia a sud di Mosca, nella regione di Tula. Ad annunciarlo, una nota del ministero della Difesa russo: "Il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando due droni di tipo aereo contro le strutture della Federazione Russa è stato sventato questa mattina", si legge nella nota. Come ricorda la Cnn, nelle ultime settimane i funzionari russi hanno segnalato quasi quotidianamente attacchi di droni ucraini e tentativi di attacchi sul suolo russo.
Un aereo da caccia russo ha inoltre abbattuto un drone ucraino sul Mar Nero, ha poi riferito il ministero precisando che "verso le 12 è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico da parte di un Uav contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa. Il veicolo aereo senza pilota è stato distrutto da un aereo dell'aviazione navale sul Mar Nero".
Inoltre, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato per la prima volta un missile antinave Neptune ucraino, ha riferito ancora il ministero spiegando che "i sistemi di difesa aerea hanno intercettato due lanciarazzi multipli Himars, un missile antinave Neptune e due missili anti-radar Harm". 27 droni sono stati inoltre distrutti in un giorno nelle regioni di Luansk, Donetsk e Zaporozhye.
Il missile R-360 Neptune pesa 870 chilogrammi e può trasportare una testata del peso di 150 chilogrammi. Il suo raggio di lancio arriva fino a 280 chilometri, la velocità è di circa 900 chilometri orari, l'altezza di volo sopra la cresta delle onde va dai tre ai dieci metri.
70.000 morti e circa 120.000 feriti. Funzionari statunitensi, citati dal New York Times, hanno recentemente stimato il numero delle vittime nell'esercito ucraino. Una cifra sconcertante, considerando che le forze armate sono composte solo da mezzo milione di persone. Da parte sua, l’Ucraina non fornisce alcun bilancio ufficiale delle sue vittime in guerra, definendolo un segreto di Stato. Finora l’Onu ha registrato 9.177 morti civili.
Fino ad aprile, scrive la Cnn, stime trapelate dal Pentagono collocavano i morti ucraini alla cifra molto più bassa di 17.500. Il presunto balzo a oltre 70.000 si spiegherebbe in parte con la controffensiva nel sud.