
Ecco quello che gli agenti di confine possono chiedere e come proteggersi
Dall'America di Donald Trump continuano ad arrivare inquietanti storie di turisti europei e canadesi interrogati e arrestati al loro arrivo - anche con i documenti in regola - dagli agenti dell'Immigrazione negli aeroporti Usa, per poi venire espulsi, in alcuni casi dopo settimane di detenzione. Tanto che Paesi come Gran Bretagna e Germania - che fanno parte del gruppo di Stati, come l'Italia, che per viaggi fino a 90 giorni possono entrare negli Usa senza visto, registrandosi con l'Esta - hanno avvisato i loro cittadini del rischio di essere arrestati "se violano le regole".
Il moltiplicarsi di queste storie, tra le ultime quella dell'attrice canadese arrestata al confine e detenuta per settimane in "condizioni disumane", sta aumentando il trend, già registrato nei primi mesi dell'anno, di un calo del flusso turistico verso gli States. Secondo Tourism Economics si prevede che nel 2025 diminuirà del 9%, a causa della "politica e retorica polarizzante dell'amministrazione Trump", in particolare sui dazi, mentre si prevedeva una crescita dell'5%.
"Queste storie sono certamente preoccupanti, penso che siamo in un periodo in cui vengono applicate politiche più aggressive al confine e questo richiede che le persone prendano maggiori precauzioni", consiglia Noor Zafar, legale specializzato in leggi su immigrazione dell'American Civil Liberties Union, suggerendo al Washington Post una sorta di vademecum per ricordare ai viaggiatori quali sono i loro diritti ma soprattutto quali sono i poteri di controllo che hanno gli agenti di confine.
In particolar, viene ricordato che per tutti gli stranieri, anche in possesso di un visto di ingresso, sono in ultima analisi i funzionari della Customs and Border Protection, l'ormai famoso Ice, ad autorizzare o negare al momento del controllo dei documenti l'ingresso negli Usa. Dovrebbe essere diverso per i possessori di una green card, il permesso di soggiorno permanente, che non può essere revocata senza un pronunciamento di un giudice. Zafar quindi raccomanda ai viaggiatori non cittadini di aver un numero di un avvocato per immigrazione o un altro numero di emergenza da contattare nel caso si venisse fermati.
Mentre i cittadini americani e possessori di green card devono rispondere solo alle domande degli agenti per accertare l'identità, anche se il rifiuto di rispondere ad altre domande potrebbe ritardare il loro ingresso negli Usa, se cittadini stranieri, anche possessori di visto, si rifiutano di rispondere alle domande rischiano di vedersi negato l'accesso negli Usa.
I viaggiatori stranieri devono poi tener presente che i contenuti dei loro computer e cellulari potranno essere controllati, avvisa Esha Bhandari, vice direttore dell'ufficio Privacy e Tecnologia dell'Aclu. E' degli ultimi giorni la denuncia, fatta dal governo francese, dello scienziato francese bloccato all'aeroporto di Houston, e rimandato il giorno dopo in Francia, perché nel suo cellulare sono stati trovati messaggi anti-Trump.
Il sito dell'Ice specifica che tutti i viaggiatori sono soggetti a possibili controlli di strumentazioni elettronica, anche se queste vengono definite rare, meno dello 0,01% dei viaggiatori arrivati su voli internazionali nel 2024 sono stati sottoposti a questo controllo. Anche qui il rifiuto del controllo può determinare l'accesso negato negli Usa. Il controllo può essere sia base, cioè solo visionare la strumentazione, che avanzato, che prevede l'accesso vero e proprio nei file per leggere e analizzare i contenuti. Per fare questo è necessario "un ragionevole sospetto di una violazione di una legge" e l'autorizzazione di un superiore.
Infine, in caso di un fermo al confine, Zafar raccomanda di obbedire a tutte le richieste da parte degli agenti e di cercare di contattare un avvocato il più presto possibile