
L'attuale presidente nel 2012 rispondeva alle domande di David Letterman
Donald Trump impone dazi a tutto il mondo e in particolare alla Cina. La guerra commerciale con Pechino ha raggiunto livelli record. Se oggi il presidente degli Stati Uniti punta a colpire un paese che giudica scorretto nei rapporti commerciali con Washington, in passato - da uomo d'affari - ha sfruttato le condizioni vantaggiose offerte dalla Cina.
Trump, the ‘smart businessman,’ had his clothing line manufactured in India and China to cut costs — then marked it up 600% at Macy’s to maximize profit.
— Agent Self FBI (@RetroAgent12) April 7, 2025
‘Made in America’? ‘Buy American’?
Trump never practiced what he preaches… pic.twitter.com/NvkLi5gsB0
Su X rispuntano le clip di una puntata del 2012 dello show di David Letterman, con Trump ospite. "Non ho niente contro la Cina. Odio che i suoi leader siano più furbi dei nostri: nel 2016 non saremo più leader mondiali, la Cina diventerà la più grande economia", le parole del magnate, che in studio mostrava la sua linea di abbigliamento e in particolare le sue cravatte.
"Dove sono fatti questi abiti?", la domanda di Letterman. Le camicie vengono prodotte in Bangladesh: "Devono pur lavorare", la risposta di Trump, che rimane in silenzio e accenna una smorfia quando si scopre che la cravatta 'più venduta al mondo' viene prodotta in Cina. "Chiudiamo la fabbrica di Donald Trump a Pechino e apriamola nel Queens'", il suggerimento di Letterman, che consiglia al suo ospite di trasferire l'attività a New York.