All'indomani dell'insediamento del presidente Usa alla Casa Bianca, il colloquio tra i due leader: dal clima a Panama, le critiche. Ancora fermi i preparativi per telefonata Putin-Trump
All'indomani dell'insediamento del presidente Donald Trump alla Casa Bianca, l'omologo cinese Xi Jinping ha avuto una videocall con il leader russo Vladimir Putin. A riferirlo l'emittente cinese Cctv, senza aggiungere dettagli sul colloquio. Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato la notizia.
Se i contenuti del video-incontro ancora non sono noti, di certo, però, Pechino e Mosca non hanno nascosto nelle scorse ore i timori per alcune dichiarazioni e per gli ordini esecutivi firmati dal tycoon a poche ore dall'insediamento. A partire dagli accordi sul clima, passando per Oms e finendo con Panama.
La Cina ha espresso ''preoccupazione'' per l'annunciata uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima, decisa dal presidente americano con la firma di un ordine esecutivo, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun. "Il cambiamento climatico è una sfida comune a tutta l'umanità e nessun Paese può rimanere indenne o risolvere il problema da solo", ha affermato Guo.
E ancora: "Il ruolo dell'Oms dovrebbe essere solo rafforzato, non indebolito", ha commentato sull'ordine esecutivo di Trump con cui il presidente americano ha dato il via al processo per ritirare gli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della Sanità. "La Cina, come sempre, sosterrà l'Oms nell'adempimento delle sue responsabilità e lavorerà per costruire una comunità sanitaria condivisa per l'umanità", ha aggiunto Guo. Trump ha criticato l'Oms per la gestione della pandemia di Covid-19.
Ed è considerato ''un atto di bullismo'' l'inserimento di Cuba nella lista nera dei Paesi che sostengono il terrorismo da parte degli Stati Uniti. L'uso ripetuto della lista da parte di Washington "contraddice i fatti e rivela pienamente il volto egemonico, autoritario e prepotente degli Stati Uniti", ha affermato Guo.
Dal canto suo, la Russia si aspetta che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la leadership di Panama rispettino il regime giuridico internazionale di questa via navigabile. Lo ha affermato il direttore del dipartimento latinoamericano del ministero degli Esteri russo, Alexander Shchetinin, rispondendo a una domanda della Tass.
''Ci auguriamo che durante le previste discussioni tra la leadership di Panama e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle questioni del controllo sul Canale di Panama che, ovviamente, rientrano nell'ambito delle loro relazioni bilaterali, le parti rispettino l'attuale regime giuridico internazionale di questa via navigabile fondamentale'', ha sottolineato.
Shchetinin ha ricordato che il regime giuridico internazionale del Canale di Panama ''è chiaramente definito e registrato nel Trattato sulla neutralità permanente e sul funzionamento del Canale di Panama tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica di Panama, firmato dal presidente americano Jimmy Carter e il capo del governo panamense, il generale Omar Torrijos, il 7 settembre 1977 ed entrarono in vigore il primo ottobre 1979". Il diplomatico ha aggiunto che ''il regime stabilito dal trattato è ulteriormente sancito dal protocollo, al quale hanno aderito circa 40 stati del mondo. La Russia partecipa al protocollo dal 1988 e conferma i suoi obblighi di mantenere la neutralità permanente del Canale di Panama, sostenendo la conservazione sicura e aperta di questa via d'acqua di transito internazionale''.
''A questo proposito sottolineiamo: secondo le modifiche apportate dagli Stati Uniti e da Panama al trattato nell’ottobre 1977, ciascuno dei due paesi deve proteggere il canale da qualsiasi minaccia al regime di neutralità. Il diritto specifico degli Stati Uniti alla difesa del Canale di Panama non significa e non deve essere interpretato come il diritto di intervenire negli affari interni di Panama, e qualsiasi azione della parte americana non sarà mai diretta contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di Panama'', ha concluso Shchetinin.
Il Canale di Panama, inaugurato nel 1914, fu costruito e controllato dagli Stati Uniti. Nel 1977 il Trattato Torrijos-Carter determinò il trasferimento graduale del canale a Panama, completato nel 1999. L'accordo prevede la neutralità del canale e la sua accessibilità al commercio mondiale.
Russia e Cina sostengono insieme la costruzione di un "ordine mondiale multipolare più equo", ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante la video-call con il suo omologo cinese.
"Sosteniamo congiuntamente la costruzione di un ordine mondiale multipolare più equo e lavoriamo nell'interesse di garantire la sicurezza indivisibile nello spazio eurasiatico e nel mondo nel suo insieme", ha detto Putin, sottolineando come il lavoro congiunto di Mosca e Pechino svolga "un importante ruolo stabilizzante negli affari internazionali".
"Nel nuovo anno sono pronto, insieme a lei, a portare le relazioni russo-cinesi a un nuovo livello", ha quindi affermato il presidente cinese, Xi Jinping, rivolgendosi al suo omologo russo nel corso della call che si è tenuta in vista dell'inizio del nuovo anno cinese.
"Resisteremo all'incertezza esterna mantenendo la stabilità e la resistenza allo stress delle relazioni sino-russe nel nome dello sviluppo e della prosperità dei due Paesi, della giustizia internazionale e dell'uguaglianza", ha aggiunto Xi.
Non sono intanto ancora iniziati i preparativi per un colloquio telefonico tra i presidenti russo e americano, ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, all'agenzia di stampa Tass. "Non ancora", ha risposto il portavoce alla domanda se l'entourage di Trump avesse preso contatti con il Cremlino e se fossero iniziati i preparativi per un colloquio tra i due presidenti.