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Medio Oriente, Tajani: "Cresce rischio conflitto regionale su larga scala"

Intervento alla Camera del ministro degli Esteri: "Evitare ulteriore escalation, Italia lavora per la pace. Pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire sicurezza connazionali"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
02 ottobre 2024 | 09.09
LETTURA: 2 minuti

"Occorre evitare una ulteriore escalation in Medio Oriente. Esortiamo tutti a dar prova di moderazione". A dichiararlo, intervenendo alla Camera dei Deputati, è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Il governo italiano lavora per la pace", ha aggiunto il ministro, spiegando che "Libano e Gaza sono strettamente legati. È imprescindibile un cessate il fuoco in Libano, come continua ad esserlo a Gaza. È questo il tema al centro di tutti i colloqui che insieme al Presidente del Consiglio e al Ministro della Difesa stiamo avendo in queste ore con i nostri partner".

Per Tajani "l’apertura del fronte libanese e l’intervento diretto dell’Iran hanno inevitabilmente accresciuto il rischio di un conflitto regionale su larga scala. Ma l’escalation delle ultime ore ci spinge ancora di più a lavorare per la pace e per il dialogo. C’è ancora la possibilità di scongiurare una guerra che coinvolga l’intero Medio Oriente. Facciamo appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali". "Non abbiamo mai nascosto le nostre preoccupazioni per la postura regionale di Teheran, che ha un effetto destabilizzante in un contesto già molto precario. Come purtroppo dimostrato ieri sera dall’attacco contro Israele. Riteniamo tuttavia che, ancor più in questo momento, sia importante mantenere un canale di dialogo con l’Iran", ha ancora sottolineato Tajani.

Il titolare della Farnesina ha poi assicurato che "siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali". "La priorità è la tutela dei connazionali in tutta la regione e dei nostri militari in Libano, impegnati nella missione UNIFIL e in quella bilaterale di addestramento MIBIL", ha aggiunto.

"Con il Ministro Crosetto - ha poi reso noto - stiamo seguendo ora per ora la situazione di sicurezza sul terreno, in costante contatto con le nostre Ambasciate a Beirut e a Tel Aviv e con la Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite a New York". "Ho da tempo invitato tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano con i voli commerciali disponibili; stiamo lavorando per venire incontro alle loro richieste attraverso un aumento dei collegamenti, inclusi voli charter e altre modalità, che stiamo esaminando insieme al Ministero della Difesa".

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