Il ministro degli Esteri ha espresso "forte preoccupazione per i recenti avvenimenti". L'invito a non recarsi nel Paese è esteso anche a chi tra i nostri connazionali ci vorrebbe andare per turismo perché "la situazione si aggrava". Appello anche di Spagna e di Francia
L'ulteriore aggravarsi della situazione in Medio Oriente, con l'attacco dell'Iran dato per imminente da Usa e Israele, ha portato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a convocare un confronto con i colleghi del G7. "Insieme ai nostri partner, abbiamo espresso forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano", ha dichiarato Tajani. "Invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation". "Riaffermando il nostro sostegno al piano Biden, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ ambito di Food for Gaza" ha continuato Tajani.
Il ministro Tajani ha ricordato con i suoi colleghi l’importanza del rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu per la gestione della presenza militare ai confini fra Libano e Israele. I ministri degli Esteri hanno condiviso informazioni sul Libano e concordato su necessità mantenere un raccordo operativo costante nella regione, oltre a un coordinamento politico.
"Visto l'aggravarsi della situazione, invitiamo gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese e a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile". Lo scrive in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, condividendo il numero dell'Unità di crisi della Farnesina +390636225. Una richiesta che, ovviamente, si allarga anche ai turisti italiani a cui si chiede di non recarsi nel Paese.
Ieri Tajani aveva chiesto al segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, di trasmettere il suo invito alla dirigenza e a tutte le autorità iraniane a lavorare contro una escalation.
Anche la Spagna ha esortato i suoi connazionali a lasciare il Libano, mentre si attende l'attacco iraniano contro Israele in rappresaglia all'uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh. "Agli spagnoli che si trovano in Libano, soprattutto se il loro soggiorno è temporaneo, si raccomanda di lasciare il Paese utilizzando i mezzi commerciali esistenti", fa sapere il ministero degli Esteri, sottolineando "il contesto generale di instabilità".
La Francia esorta i connazionale "a lasciare il Libano il più presto possibile". In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi avverte: "In un contesto di sicurezza altamente instabile, richiamiamo ancora una volta l'attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che sono ancora disponibili voli commerciali diretti con scalo in Francia e li invitiamo a organizzarsi fin da ora per lasciare il Libano il prima possibile".
Il governo britannico ha annunciato oggi che le famiglie dei dipendenti dell'ambasciata di Londra a Beirut, sono state temporaneamente fatte rientrare dalla regione. L’Ambasciata continua a svolgere il lavoro essenziale, assicurando tra l'altro i servizi ai cittadini britannici, ha poi reso noto, ribadendo l'invito ai connazionali ancora presenti "a lasciare ora il Paese".